Sarebbe stato ucciso in un parco della città abruzzese per 200 euro di debito per droga non pagata
Un regolamento alla base dell’omicidio di un ragazzino nel parco Baden Powell in via Raffaello a Pescara, avvenuto nella serata di ieri e che ha portato al fermo di due minorenni, uno figlio di un noto avvocato e l’altro di un sottoufficiale dei carabinieri. La vittima è il 16enne Thomas Christopher Luciani e sarebbe stato attirato in un’area non sorvegliata: il cadavere è stato rinvenuto, con evidenti segni di ferita da taglio, nel campo di calcetto a ridosso del tracciato ferroviario. Il ragazzo viveva a Rosciano, in provincia di Pescara, con la famiglia. Era stato adottato in tenera età ed era già scomparso il 31 ottobre scorso ma era stato ritrovato il giorno dopo. Il movente dell’omicidio sarebbe legato al piccolo spaccio di droga.
Fermati due minorenni, ipotesi regolamento conti
Una violenta lite, cominciata in mezzo la strada e poi culminata in omicidio tra le sterpaglie del parco Baden Powell a Pescara. Tra le ipotesi formulate dagli investigatori della squadra mobile della questura di Pescara, anche quella del regolamento di conti nell’ambito dello spaccio, ma non si escludono altri moventi. L’area dove è avvenuto l’omicidio si trova in una zona residenziale di Pescara. Secondo quanto apprende LaPresse, la polizia, coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni sta procedendo all’identificazione della vittima. Il cadavere del 17enne è stato ritrovato ieri sera e poco dopo sono stati fermati due minorenni sospettati di aver partecipato all’omicidio.
Ci sono due fermati per l’omicidio del ragazzo di 17 anni, nato in Albania, avvenuto ieri sera nel parco Baden Powell a Pescara. I due, secondo quanto apprende LaPresse, sarebbero due minorenni della Pescara bene, uno figlio di un noto avvocato e l’altro figlio di un sottufficiale dei carabinieri. Ancora al vaglio, da parte della sezione omicidi della squadra mobile di Pescara, il movente dell’efferato delitto. Tra le ipotesi formulate dagli investigatori della squadra mobile della questura di Pescara, anche quella del regolamento di conti nell’ambito dello spaccio.
Omicidio Pescara, si cerca l’arma del delitto
Sono in Questura i due minori fermati dalla squadra volante della polizia di Pescara per la morte di un 17enne, trovato ieri sera senza vita, nel parco Baden Powell di Pescara. Il giovane sarebbe stato ucciso per questioni legate alla droga. I minori fermati dalla squadra volante della polizia, ieri in tarda serata, sono di Pescara mentre la vittima è di origine straniera. Si cerca l’arma del delitto, forse un coltello. Gli investigatori mantengono assoluto riserbo. Secondo indiscrezioni, il 17enne morto era stato adottato da una famiglia abruzzese.
Omicidio Pescara, la ricostruzione
La vittima sarebbe stata attirata in una zona non sorvegliata del parco Robert Baden Powell e poi colpita ripetutamente con un’arma da taglio nelle parti vitali del corpo. Questa la ricostruzione degli investigatori sull’omicidio del 16enne accoltellato ieri sera, prima delle 21, a Pescara in via Raffaello, a ridosso del centro cittadino di Pescara. Il corpo del ragazzo è stato trovato in un’area retrostante al parco, in mezzo a dei cespugli dietro un campetto di calcio. Evidenti, sul corpo, i segni di ferite da taglio. Per tutta la notte sono stati sentiti alcuni testimoni e analizzati tutti gli elementi utili. I due minori fermati dalla polizia, avrebbero fatto un bagno dopo l’accaduto forse liberandosi dell’arma, a quanto pare un coltello da sub. Sul tratto di spiaggia interessato sono in azione i sommozzatori dei vigili del fuoco in cerca dell’arma del delitto.
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