Secondo l'autopsia il bracciante sarebbe morto dissanguato
Il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha chiesto agli uffici consolari dell’ambasciata d’Italia in India di rilasciare i visti d’ingresso alla madre e alla sorella della signora Soni, vedova di Satnam Singh, il bracciante morto per un incidente sul lavoro nell’Agro pontino. Lo riferiscono fonti della Farnesina, aggiungendo che i familiari della signora Soni saranno ricevuti già domani nella sede diplomatica italiana a New Delhi con l’auspicio che possano arrivare in Italia molto presto per sostenerla in questo difficile momento.
Satnam Singh, autopsia sul corpo del lavoratore: è morto dissanguato
La morte di Satnam Singh, il 31enne indiano deceduto il 19 giugno a Latina, sarebbe stata causata da un dissanguamento dovuto alla recisione delle vene del braccio rimasto incastrato nel macchinario per stendere il velo di plastica nei solchi del terreno e dalle gambe dove il medico legale ha trovato profonde lacerazioni che hanno provocato un importante sanguinamento, rivelatosi fatale per il 31enne. Lo ha stabilito l’autopsia disposta dalla procura della Repubblica di Latina ed eseguita a Roma, dove il lavoratore è stato trasportato dopo essere stato abbandonato sanguinante, dal suo datore di lavoro, davanti la sua abitazione. Il titolare dell’azienda è stato indagato per omissione di soccorso e omicidio colposo.
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