I gruppi si sono contesi la leadership nei quartieri napoletani di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella

Blitz all’alba a Napoli contro i gruppi criminali Scognamiglio-Pecorelli del clan Lo Russo: in 16 sono stati arrestati perché ritenuti, a vario titolo, gravemente indiziati di associazione di tipo mafioso, omicidi, lesioni, esplosioni di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni e detenzione di sostanza stupefacente, commessi per agevolare il clan Lo Russo e con l’aggravante del metodo mafioso.

La Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare custodiale, emessa dall’Ufficio gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia. Le indagini, condotte dal 2021 al 2022, dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Napoli, Sezione ‘Catturandi’, e del Commissariato P.S. di Scampia, insieme con la Squadra Mobile di Perugia e dei Commissariati di di Giugliano e di Anzio, in provincia di Roma, ha consentito di raccogliere elementi in merito all’esistenza, struttura e operatività dei gruppi criminali Scognamiglio e Pecorelli, entrambi articolazioni del clan Lo Russo i quali, con estrema ferocia, si sono contesi la leadership nei quartieri napoletani di Miano, Chiaiano, Piscinola e Marianella.

Arresti clan Lo Russo: scoperta anche ‘irruzione militare’ a ospedale Monaldi

Una “irruzione militare” all’interno dell’Ospedale Monaldi, a Napoli: è una delle vicende ricostruite dagli inquirenti, polizia e carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Direzione Distrettuale Antimafia, nell’ambito dell’indagine che ha portato all’arresto di 16 persone dei gruppi criminali Scognamiglio-Pecorelli del clan Lo Russo. Il 29 marzo del 2021, alcuni degli indagati di oggi fecero irruzione all’interno dell’ospedale, con l’aiuto di un dipendente compiacente, per motivi legati alla compravendita dei posti di lavoro a favore di soggetti vicini al clan. 

La guerra tra clan: gli omicidi e i ferimenti

La conflittualità tra le due fazioni ha suscitato enorme allarme sociale in virtù dei numerosi omicidi e alle c.d. stese, registratesi nei territori contesi e di seguito elencati: l’omicidio di Salvatore Milano, storico appartenente al clan Lo Russo, avvenuto il 22 aprile 2021; l’omicidio di Antonio Avolio, avvenuto il 24 giugno 2021; il ferimento di Salvatore Di Carpio, avvenuto il 10 giugno 2021; l’estorsione al titolare di un bar del quartiere Miano avvenuta nell’agosto 2021; il sequestro dell’arsenale di armi comuni e da guerra del clan; le esplosioni di colpi d’arma da fuoco in luogo pubblico, porto e detenzione di armi comuni e da guerra in relazione alle stese del 10, 16 e 17 giugno 2021, 8 luglio e 9 agosto sempre dello stesso anno. Questi ultimi episodi sono stati riscontrati anche grazie all’attività di comparazione balistica effettuata dal Gabinetto di Polizia Scientifica di Napoli che ha confermato la corrispondenza tra le armi sequestrate al clan e i bossoli rinvenuti in occasione di alcune delle stese. 

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