“Sento parlare della patente a punti per le aziende per ridurre i morti sul lavoro. La ministra Calderone dovrebbe venire a vivere a casa mia. Dovrebbe venire a vedere. Non ci siamo proprio. Mia figlia in quel rullo ha fatto quattro giri completi. Era apprendista ed è stata lasciata da sola. Io non ci sto”. Sono le parole di Emma Marrazzo, la madre di Luana D’Orazio che nel 2021 a soli 22 anni è morta schiacciata dal macchinario dell’azienda tessile di Prato dove lavorava. Lo ha detto durante il suo intervento alla conferenza stampa in sede Uil a Roma “Il lavoro che uccide. La strage impunita” assieme al segretario generale del sindacato Pierpaolo Bombardieri.