Un potente nubifragio ha colpito l’area settentrionale del Piemonte nella serata di sabato, provocando frane, esondazioni e smottamenti e costringendo all’evacuazione alcune famiglie. Colpite in particolare le province del Verbano e di Torino. A Locana (To), comunicano i Vigili del Fuoco, sono state trasferite in una zona sicura 37 persone che erano rimaste bloccate in un ristorante a causa di una frana. A Mathi, sempre in provincia di Torino, sono state evacuate in via precauzionale due famiglie residenti in abitazioni minacciate dall’esondazione del fiume Stura di Lanzo. Da segnalare poi un intervento dei vigili del fuoco di Torino tra Montanaro e San Benigno Canavese per il salvataggio di due adulti e di una neonata di 3 mesi bloccati in auto per l’innalzamento dell’acqua del torrente Orco. A Noasca (To) esperti nella conduzione di mezzi per il movimento terra sono al lavoro per liberare da frane la strada che porta a Ceresole Reale. Nell’alto Verbano, a Macugnaga, per l’esondazione in più punti del torrente Anza, squadre hanno operato per evacuare e portare in zona sicura diverse persone.
Stanno facendo il giro del web le immagini della cascata di Noasca, perla della Valle Orco e del territorio del Parco Nazionale del Gran Paradiso, nel Torinese. Sabato sono stati registrati 149 mm di pioggia caduti in poche ore, in particolare tra le 19 e le 20: impressionanti le immagini della cascata che sembra esplodere sopra l’abitato. In questo momento, secondo quanto apprende LaPresse da persone sul posto, la situazione è sotto controllo anche se sono in corso delle verifiche per alcune frane registrate sui versanti. Il livello dell’acqua del torrente è ora sceso ed è tenuto sotto controllo.
“La situazione adesso è in miglioramento, perché non piove più dall’una della notte scorsa. Ma fino alle 7 di ieri sera temevo di vivere di nuovo l’alluvione del 2000“, ha detto a LaPresse il sindaco di Noasca, Domenico Aimonino. “Siamo stati fortunati a non avere avuto vittime – ha detto Aimonino -, ma registriamo ingenti danni sulle scogliere della cascata dove si sono registrate 4 frane”. Il primo cittadino di Noasca ha poi raccontato come sabato sera siano state evacuate 35 persone che si trovavano in un ristorante, consentendo loro il rientro in abitazione, mentre altre 10, che si trovavano in un altro locale e non erano in condizione di ritornare nelle loro case, sono state ospitate nell’hotel La Cascata. “Sono già arrivati i funzionari della Regione Piemonte per effettuare il sopralluogo – osserva Aimonino -. Ho sentito il presidente della Regione Alberto Cirio al quale ho riferito qual è la situazione, e lui mi ha detto che chiederà lo stato di calamità“.
Nel pomeriggio, 120 persone sono state evacuate dalla zona di Macugnaga e dell’Alpe Veglia, nel Verbano. Gli elisoccorritori dei vigili del fuoco al lavoro per trarre in salvo le persone, rimaste bloccate nei rifugi e negli alberghi della zona: la strada di accesso è rimasta isolata a causa di diverse frane e turisti e albergatori sono rimasti bloccati.
Disagi anche in Valle d’Aosta, dove la statale 26 è chiusa al traffico a causa dell’esondazione del fiume Dora Baltea, all’altezza tra i km 50,600 e 56 a Bard.
Ma soprattutto, dopo il nubifragio in Val d’Aosta è rimasta isolata la cittadina di Cogne, e 200 persone sono state evacuate utilizzando degli elicotteri. “La viabilità interrotta a Cogne ci comporta la necessità di utilizzo degli elicotteri per il rientro di circa 200 persone, tra gente residente che deve scendere e il rientro da parte dei turisti. Abbiamo già attivato i 3 o 4 elicotteri a nostra disposizione”, ha comunicato il presidente della regione, Renzo Testolin. “La viabilità è interrotta anche per Valnontey”, ha aggiunto. “Sono state ripristinate le forniture di energia elettrica – ha proseguito il governatore aostano -. Sulla telefonia c’è una criticità dovuta al fatto che, per adesso, c’è solo una compagnia che funziona”.
Anche il comune di Valtournenche, di cui fa parte Breuil-Cervinia, sempre in Val d’Aosta, è rimasto invaso dal fango e dai detriti. “Non siamo isolati, fortunatamente, da noi la strada arriva. La situazione è sotto controllo, abbiamo tutte le forze in campo che stanno lavorando e stiamo tutti cercando di ripristinare il prima possibile la normalità. Abbiamo avuto questa esondazione importante, ma stiamo lavorando per tornare al più presto. Fortunatamente non ci sono stati né feriti né altre situazioni gravi: adesso ci rialziamo“, ha detto a LaPresse la sindaca del paese, Elisa Cicco. “Ora stiamo pulendo con le ruspe, stiamo intervenendo prontamente. Tutti insieme, tutto il paese è unito e sta lavorando con la massima collaborazione”, dice raggiunta al telefono. “Ora – conclude commossa – sto provando un sentimento molto particolare, difficile da raccontare: davanti alla devastazione vedere l’unione che c’è è una cosa che dà molta forza a tutta la comunità di Valtournenche”.