Lo riportano i dati del Dap. Maglia nera la Lombardia, seguita da Lazio e Puglia. Il 31% sono stranieri. E negli istituti per minorenni sono 555 i reclusi
Le persone detenute in Italia sono ben diecimila in più della capienza massima complessiva delle carceri che li ospitano. Un dato che descrive la gravità dell’emergenza sovraffollamento in Italia ed emerge dai dati del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), visionati da LaPresse. Secondo le cifre al 31 maggio 2024, rispetto alla capienza massima di 51.241 detenuti ne sono presenti 61.547, suddivisi in 2.663 donne e 58.884 uomini: sono dunque 10.306 i detenuti oltre la capienza regolamentare prevista.
In Lombardia il maggior sovraffollamento
La Lombardia, al 31 maggio 2024, è la regione che registra il maggior sovraffollamento nelle sue 18 carceri con 8.962 detenuti contro una capienza massima prevista di 6.154 (+2.808), segue il Lazio con 6.779 reclusi a fronte di una capienza massima di 5.281 detenuti (+1.498), terza la Puglia a + 1.454 detenuti (4.397 contro una capienza regolamentare di 2.943 presenze). Seguono la Campania, dove a fronte dei 6.197 previsti ce ne sono 7.483 (+1.286), il Veneto dove ci sono 2.664 detenuti rispetto ai 1.947 previsti (+717). La regione dell’Emilia Romagna negli istituti di pena prevede una capienza massima di 2.979 detenuti, nelle carceri ne ospita 3.662 (+683), seguita dalla Calabria dove, a fronte di una capienza massima prevista di 2.711 detenuti, ne sono presenti 3.090 (+379). La Sicilia mostra invece che rispetto ai 6.464 detenuti previsti, nelle carceri ce ne sono 6.808 (+344). In Piemonte rispetto al numero massimo di detenuti previsti all’interno dei 13 istituti di pena, il cui limite è fissato a 3.980 unità, nelle carceri ne sono presenti 4.301 (+321). In Abruzzo a fronte di una capienza regolamentare prevista di 1.704 presenze ci sono 1.965 detenuti (+261). In Umbria, nelle quattro strutture penitenziarie per adulti, sono presenti 1.578 detenuti a fronte dei 1.339 previsti (+239). Le carceri del Friuli Venezia Giulia, a fronte dei 484 detenuti previsti, ne ospitano 708 (+224). In Liguria, nei sei istituti penitenziari che prevedono una capienza massima di 1.110 detenuti, ne sono presenti 1.395 (+285). In Basilicata, invece, a fronte dei 368 detenuti previsti ce ne sono 486 (+118). Nelle Marche, a fronte della popolazione carceraria massima prevista nei sei istituti di pena di 837 detenuti ne sono presenti 932 (+95). Nel Molise, sono presenti nelle tre strutture detentive 354 detenuti a fronte dei 275 previsti (+79). In Toscana infine, rispetto al numero massimo previsto di 3.163 detenuti previsto, le Carceri ne ospitano 3.191 (+28).
Tre regioni in controtendenza
In controtendenza invece il Trentino Alto Adige, la Valle d’Aosta e la Sardegna. Sono infatti 491 le persone detenute in Trentino Alto Adige rispetto alle 510 previste (-19). La Valle d’Aosta vede 181 detenuti previsti nel unico carcere della regione e ne sono presenti 149, 32 in meno. Chiude la Sardegna dove rispetto al numero massimo di detenuti previsto nei dieci istituti di pena fissato a 2.614 ci sono 2.152 detenuti (-462).
Il 31,29% sono detenuti stranieri
Nei 189 istituti di pena per adulti, presenti in Italia, su una popolazione detenuta totale di 61.457 detenuti, 19.259 sono cittadini stranieri, pari al 31,29% del totale, suddivisi in 18.503 uomini e 756 donne.
In istituti per minori 555 persone, 266 gli stranieri
Infine, per quanto riguarda i minorenni, sono 555 i minori o giovani adulti negli istituti penali per minorenni, secondo i dati nel ministero della Giustizia aggiornati al 15 giugno 2024: in particolare si tratta di 289 ragazzi italiani e 266 di origine straniera. Sono 530 i maschi e 25 le femmine, 200 sono in attesa di giudizio. Da inizio anno sono entrati in un istituto per minorenni 303 ragazzi italiani, 218 i ragazzi di origine africana.
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