Curcio: "In Val d'Aosta situazione difficile, ma gestita con unità"

In Paese vi sono intere zone e abitazioni senza acqua, stiamo lavorando senza sosta per ripristinare l’acquedotto, speriamo già in serata”. Lo dice a LaPresse Franco Allera, sindaco di Cogne, colpita ieri dal maltempo, alle prese con la conta dei danni.

“Le linee telefoniche sono quasi tutte funzionanti e l’energia elettrica è garantita a tutti – ha affermato – Per chi ne ha bisogno stiamo distribuendo grandi contenitori d’acqua”. L’obiettivo è cercare di fare il possibile in vista della stagione turistica: “Puntiamo con la Regione e la Protezione civile valdostana a ripristinare quanto prima le condizioni per accogliere i turisti“.

 

 

Sindaco Cogne: “Altri 600 turisti da evacuare”

Sono in corso le operazioni di evacuazione di altri “600 turisti” rimasti bloccati a Cogne a causa del maltempo che ha isolato il paese dal resto della regione. “La protezione civile – spiega a LaPresse il sindaco di Cogne Franco Allera – sta trasferendo i turisti che ancora erano rimasti”. Nella giornata di ieri, erano state 499 le persone trasferite da Cogne ad Aymavilles di cui 420 con l’elisoccorso regionale, per un totale di 73 viaggi; 79 trasferiti da vigili del fuoco e Guardia di Finanza.

Curcio: “In Val d’Aosta situazione difficile, ma gestita con unità”

“È una situazione difficile, ma gestita con unità”. Così Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, ha spiegato a Sky Tg24 cosa sta succedendo in Valle d’Aosta, dove i nubifragi e il maltempo hanno causato frane, allagamenti, strade bloccate, telefoni in tilt, colate di fango e sfollati. Cogne è isolata e molte persone sono ancora da evacuare. “Il monitoraggio e la chiusura della strada che collega Aosta a Cogne ha permesso di evitare situazioni peggiori”, ha detto Curcio.

Sulle tempistiche di ripristino del collegamento stradale tra Cogne e il fondo valle ha detto: “I tecnici oggi verificheranno i danni, finora il livello del torrente era molto alto. La strada è parecchio compromessa. Ci vorrà tempo, per il ripristino della viabilità ci potrebbero volere settimane”. Si ipotizza circa un mese.

In corso evacuazione 120 persone bloccate su Alpe Veglia in Piemonte

Sono in corso evacuazioni con due elicotteri dei vigili del fuoco per portare in zona sicura 120 persone bloccate sull’Alpe Veglia, nella provincia del Verbano Cusio Ossola.Continua il lavoro dei vigili del fuoco per l’ondata di Maltempo che ieri ha interessato l’alto Piemonte. Concluso il recupero con l’elicottero dei vigili del fuoco Drago VF141, nome in codice di uno dei velivoli in forza al reparto volo Lombardia, di 29 persone bloccate da ieri per le forti piogge nei rifugi Saronno e Zamboni, nel territorio di Macugnaga (Vco).

Cirio: “Chiesto stato di emergenza per Piemonte”

Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha comunicato di aver chiesto lo stato di emergenza per la regione dopo il maltempo dei giorni scorsi. “Abbiamo passato un sabato notte e una domenica complicati, sabato sera eravamo operativi con i comuni del Canavese perché la perturbazione che si è scaricata nella zona del torinese si è poi spostata a nord andando a interessare l’area della provincia di Vercelli, la Valsesia per poi arrivare fino ad Alagna e alle zone del Verbano Cusio Ossola. Abbiamo finito ieri alle 23 con Curcio che adesso si trova in val d’Aosta. Oggi ci rimane la conta dei danni per la quale abbiamo già attivato la procedura di riconoscimento dello stato di emergenza e oggi abbiamo già i primi sopralluoghi di carattere tecnico”, ha detto Cirio a margine dell’arrivo a Torino del Tour de France. “Devo dire che, ancora una volta, la macchina della Protezione civile piemontese ha lavorato egregiamente. Abbiamo messo in salvo centinaia di persone, che erano soprattutto anziani, bambini e ragazzi, perché avevamo numerose colonie estive che erano già sulle nostre montagne, che sono state evacuate e messe in sicurezza. Questo ha permesso di non avere problemi alle persone, che è la cosa più importante – ha proseguito – L’emergenza ha sempre più caratteristiche che non dobbiamo sottovalutare. La prima caratteristica è quella di quanto questi fenomeni siano violenti e circoscritti nello spazio. Vuol dire che a un chilometro di distanza da dove si sono verificati questi fatti magari la gente prendeva il sole accanto alla piscina e non è capitato assolutamente niente. Queste sono le caratteristiche di questi eventi, che peraltro sono difficilmente prevedibili e soprattutto hanno la capacità di scaricare i loro effetti in uno spazio molto ridotto”.

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