Il 34enne senegalese avrebbe commesso il delitto per evitare che l'anziana scoprisse la sua relazione extraconiugale con la nuora Manuela Bianchi
È stato arrestato nelle prime ore del mattino di martedì 16 luglio Louis Dassilva, l’unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni brutalmente uccisa il 3 ottobre 2023 nel garage della sua abitazione a Rimini con 29 coltellate. L’arresto del 34enne senegalese è stato effettuato dalla sezione omicidi della squadra mobile di Rimini. Il presunto omicida abitava nello stesso complesso immobiliare della vittima, in via del Ciclamino. L’ordinanza di custodia cautelare è stata richiesta dal pm della procura di Rimini, Daniele Paci, al Gip. Dassilva sarebbe l’amante di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina, che sarà nelle prossime ore ascoltata in questura. Sarebbe proprio la relazione extraconiugale tra i due, secondo gli inquirenti, il possibile movente del delitto, che sarebbe stato commesso per evitare che la donna la scoprisse.
Svolta indagini da videoriprese
Tra gli indizi più rilevanti per imprimere la ‘svolta’ alle indagini, “la videoripresa di una telecamera di via Ciclamino che, tra le ore 22.17.02 e 22.17.08, ritraeva un soggetto (ripreso di spalle), mentre camminava in direzione del portone del civico 31. Pur nella scarsa qualità dell’immagine, la persona raffigurata risultava di carnagione scura. Dagli accertamenti emergeva che l’unico abitante di colore nel condominio 31 (come in quelli limitrofi) era l’indagato”. Lo si legge nella nota della Procura di Rimini sull’arresto di Dassilva. L’uomo, sia nelle dichiarazioni rese al pm che nelle plurime interviste rilasciate in tv, ha sempre asserito di essere rimasto a casa dalle ore 20 del 3 ottobre sino alle 8 del mattino successivo. Il gip ha dunque “rilevato la falsità dell’alibi, non solo smentito dalle riprese della telecamera, ma non riscontrato nemmeno dai plurimi accertamenti tecnici compiuti sul telefono dell’indagato e sugli applicativi in esso installati”. Intorno all’orario in cui è stato commesso l’omicidio, Dassilva era infatti “sicuramente sveglio, poiché aveva letto un messaggio ricevuto alle 21.44 ed era connesso alla piattaforma Netflix fino alle ore 22.06“. Il cellulare è stato poi riutilizzato alle 22.38: tale intervallo di tempo, osserva il Gip, “ha permesso all’indagato di scendere al piano seminterrato, uccidere l’anziana donna, uscire dal condominio per disfarsi dell’arma e fare, infine, rientro in abitazione”. Il Gip ha rimarcato anche plurimi “depistaggi” posti in essere dall’indagato, nel tentativo di allontanare i sospetti. Il movente è individuato “nella relazione amorosa (e nel timore della sua scoperta), che univa come unisce l’indagato a Manuela Bianchi”, nuora di Pierina.
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