Alessandra Dolci (Dda Milano): "Bisogna far conoscere cosa è successo alle nuove generazioni"

In occasione del 32esimo anniversario della strage di via D’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e le donne e gli uomini della sua scorta, una cerimonia è stata organizzata a Milano nel giardino Falcone e Borsellino di via Benedetto Marcello. “Siamo qui per ricordare, per fare memoria. Siamo in pochi, vedo diversamente giovani, vorrei che la gioventù fosse maggiormente coinvolta nel fare memoria perché le cose che si dimenticano possono ritornare e i giovani lo devono sapere”, ha detto Alessandra Dolci, coordinatrice della Dda di Milano, parlando a margine della commemorazione. “L’attenzione emotiva che c’era nel periodo immediatamente seguente alle stragi è andata via via scemando, spero che non si azzeri del tutto”, ha proseguito Dolci: “Possiamo fare tanto, l’importante è conoscere e far conoscere, coinvolgere soprattutto le nuove generazioni perché da loro parte la risalita. Oggi non ne vedo molti, forse il caldo, il periodo estivo. Spero proprio che in occasione delle commemorazioni del prossimo anno ci siano tanti ragazzi”, ha concluso. Al presidio era presente anche Nando Dalla Chiesa, figlio del generale Carlo Alberto, ucciso dalla mafia nel 1982: “Per chi ha vissuto quegli anni sembra sia passato proprio molto poco tempo, non sembra vero, quindi se ci ritroviamo non è perché sia passato tanto tempo, è perché il tempo si porta dietro questa data, una data importantissima, non l’abbiamo vissuta negli almanacchi o nei libri, c’è una generazione che ce l’ha stampato in mente, tutto”, ha commentato Dalla Chiesa. “Per fortuna vedo che ai ragazzi interessa. Quando si dice che non ne sanno niente, loro non ne sanno niente, basta aprire bocca e si innamorano subito di questi personaggi. Non si innamorano della situazione ma vogliono saperlo. Io ne porto 40 a Palermo tra fine di agosto e primi di settembre e non siamo riusciti a portare tutti quelli che volevano venire. Quindi quella cosa che ai ragazzi non interessa è una panzana che viene messa in giro con molta superficialità”, ha concluso.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata