L'imprenditore è morto a Roma all'età di 92 anni

Simonpietro Salini, imprenditore che ha guidato dagli anni Sessanta l’azienda di costruzioni Webuild, fondata dal padre Pietro nel 1936, è deceduto oggi a Roma all’età di 92 anni. Lo riferisce Webuild in una nota aggiungendo che tutti gli uomini e le donne del Gruppo “gli rivolgono un unanime e sentito ringraziamento, ricordandone la lungimiranza imprenditoriale e il profondo senso di responsabilità sociale sempre dimostrato nei confronti di dipendenti e comunità”.

Webuild: “Uno degli interpreti della rinascita italiana” 

“Architetto e costruttore di grande umanità e visione strategica, è stato – si legge ancora – uno degli interpreti della rinascita italiana che ha segnato il boom economico degli anni Sessanta del Paese, contribuendo alla realizzazione di grandi infrastrutture ed edifici. Nel 1956 è entrato nell’azienda di famiglia assumendone la direzione. Nel 1962 ha avviato l’espansione delle attività all’estero, e due anni dopo, alla morte del padre, ha preso in mano le redini dell’impresa e le ha impresso una nuova direzione: il mondo, cominciando dall’Africa, il continente che in quell’epoca offriva le maggiori chance per imprese specializzate in grandi lavori infrastrutturali. Ha contribuito a realizzare grandi opere infrastrutturali che nel corso degli anni hanno contribuito a cambiare il volto di alcuni paesi africani, dall’Etiopia alla Sierra Leone, dal Ghana alla Nigeria, dall’Algeria alla Libia. Il suo impegno e la sua dedizione all’azienda, uniti alla lungimiranza dell’imprenditore, hanno avviato la trasformazione di un’azienda di famiglia in un grande gruppo industriale. Negli ultimi anni ha ridotto l’attività operativa, restando presidente onorario della Salini Costruttori e di altre società del gruppo, e trasferendosi nella campagna di Siena dove ha raccolto con passione opere d’arte medioevali senesi”. 

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