Il nuovo mezzo è stato esibito in occasione del Farnborough International Airshow
“Oggi abbiamo presentato un’evoluzione del M-346, pronto per coprire due ruoli: il trainer e il fighter”. Con queste parole Tommaso Pani, responsabile marketing di Leonardo Velivoli, presenta il nuovo mezzo di Leonardo in occasione del celebre Farnborough International Airshow. Il velivolo si presenta per l’appunto nella doppia veste di mezzo da combattimento e di addestratore. Quest’ultima funzione è particolarmente cara all’azienda italiana, che oltre a essere proprietaria della storica casa di produzione Aermacchi, tra le prime a lanciare i velivoli da training, ha deciso di investire a sua volta su un programma di addestramento per piloti internazionale presso la base militare di Decimomannu, in Sardegna, in collaborazione con l’aereonautica militare.
Gli aviatori del futuro avranno quindi la possibilità di formarsi su un nuovo standard, basato sulle tecnologie più innovative che il mercato internazionale può offrire: “È un velivolo molto performante”, ribadisce Pani, che con gli ultimi miglioramenti apportati è capace di rispondere alle nuove richieste che lo scenario internazionale impone. Proprio in virtù delle più recenti contingenze internazionali, Leonardo ha sviluppato un nuovo paradigma del concetto di difesa, che ha visto la sua attuazione nel sistema tecnologico del ‘Multi-dominio’: “Il ‘Multi-dominio’ è un concetto complesso – spiega ancora Pani– che risponde a scenari operativi non più legati a un unico dominio, che sia l’aria, lo spazio, navale, terrestre, cyber”. Data l’esistenza ormai di conflitti che operano contemporaneamente in ciascuno di queste dimensioni, il ‘Multi-dominio’ è quindi capace di dare una risposta alle nuove esigenze emerse in questo scenario.
Attraverso il pilota e collaudatore di Leonardo Quirino Bucci, entriamo quindi nei dettagli operativi con cui l’M-346 è capace di soddisfare queste richieste: “L’integrazione delle diverse tecnologie – evidenzia quindi Bucci – comporta da parte dell’addestramento un aumento del livello di capacità dei piloti adeguato a quello che viene richiesto. Sul lato del velivolo d’attacco, rende disponibile delle tecnologie indispensabili per operare negli scenari attuali”. Dalle prime risposte ricevute, sembra infine che il mercato abbia recepito positivamente le novità proposte. Lo spiega il responsabile commerciale e supporto clienti di Leonardo Velivoli, Dario Marfé: “I primi segnali che abbiamo ricevuto dal mercato sono molto incoraggianti per entrambe le configurazioni. Abbiamo già discussioni in corso con diversi clienti che hanno molto apprezzato la versatilità della macchina e la possibilità di poterla operare in entrambi i ruoli, addestratore e fighter attack”, conclude Marfé.
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