Nella notte quattro detenuti armati di spranghe di ferro avevano messo a soqquadro il reparto d’appartenenza

Sono rientrati i disordini nel carcere di Venezia Santa Maria Maggiore. Lo fa sapere Uilpa Polizia Penitenziaria. Nella notte, aveva fatto sapere il sindacato, quattro detenuti armati di spranghe di ferro ricavate dalle brande avevano messo a soqquadro il reparto d’appartenenza, una sezione che ospita una trentina di detenuti “in un carcere che ne contiene complessivamente 245 a fronte di una capienza massima di 159 posti”, ha sottolineato il segretario generale della Uilpa Polizia penitenziaria Gennarino De Fazio. 

De Fazio: “Servono interventi tangibili e immediati”

“Rivolgiamo l’ennesimo appello alle istituzioni e al Governo Meloni. Servono interventi tangibili e immediati che non si rinvengono minimamente né nel decreto-legge 92, meglio noto come carcere sicuro, né nella legge di conversione per come emerge dagli emendamenti sinora approvati; così come è inutile discettare di improbabili Gruppi di Intervento Operativo (GIO) in queste condizioni. 14.500 detenuti oltre i posti disponibili, voragini negli organici della Polizia penitenziaria, carenze nell’assistenza sanitaria e psichiatrica, strutture fatiscenti, mancanza di strumentazione e disorganizzazione imperante richiedono molto altro. Mai come questa volta, negli ultimi trent’anni, temiamo per cosa potrà accadere nelle prossime settimane d’agosto”, conclude De Fazio.

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