La magistrata è finita sotto indagine per la scelta di spostare 54 campioni di Dna, raccolti nell’inchiesta sull’omicidio della ragazzina, di fatto provocandone la distruzione

Il giudice per le indagini preliminari Alberto Scaramuzza si è riservato dopo l’udienza, che si è tenuta oggi pomeriggio, per discutere l’opposizione alla richiesta di archiviazione della Procura di Venezia, sull’ipotesi di frode e depistaggio per la procuratrice del caso Yara Gambirasio, Letizia Ruggeri. Il gip potrà a questo punto decidere di accogliere la richiesta di archiviazione della Procura, disporre nuove indagini o ordinare l’imputazione coatta.

La magistrata è finita sotto indagine per la scelta di spostare 54 campioni di Dna, raccolti nell’inchiesta sull’omicidio della ragazzina, di fatto provocandone la distruzione, da meno 80 gradi a temperatura ambiente. L’inchiesta su Ruggeri è nata dopo l’archiviazione disposta dallo stesso gip Scaramuzza nei confronti del presidente della Corte d’Assise e della funzionaria dell’ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo, iscritte a seguito di una denuncia per frode processuale e depistaggio presentata a Venezia dai legali di Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo per la morte di Yara.

Il gip ha dunque trasmesso gli atti per approfondire la posizione di Ruggeri, per la quale è stata però chiesta l’archiviazione. Oggi l’udienza davanti al gip, alla presenza delle parti e che è andata avanti per circa tre ore e mezza. In aula, assistito dai legali Paolo Camporini e Claudio Salvagni era presente anche Massimo Bossetti, l’uomo condannato all’ergastolo in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio e recentemente tornato sulle cronache dei giornali per la serie Netflix ‘Il caso Yara’. 

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