“Ho degli ordini: devi morire“: a Monza, gli agenti della Squadra MObile hanno arrestato tre persone, appartenenti alla banda dei ‘Latin King” di Cologno Monzese. Lo scorso 20 giugno, un giovane di 26 anni è stato ripetutamente accoltellato nei giardini pubblici del Nei. A lui, uno degli aggressori si era rivolto dicendo di avere degli ordini e di doverlo ammazzare. Secondo quanto ricostruito, il movente sarebbe la semplice conoscenza della vittima di un altro soggetto appartenente a una gang rivale dei Latin King. I tre sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato, ripetutamente e colpendo tutte parti vitali, un 26enne nei giardini pubblici del Nei, in via Enrico da Monza, a Monza, lo scorso 20 giugno. Le indagini sono nate in seguito alla segnalazione al Nue di un ragazzo colpito 12 volte. Attraverso gli impianti di videosorveglianza della zona, gli agenti della questura di Monza hanno ricostruito quanto accaduto.
Dopo un primo diverbio e una prima aggressione alla vittima da parte di tre soggetti all’interno del giardino pubblico, verso le 20, mentre il malcapitato si trovava su via Enrico da Monza, è stato raggiunto e uno dei tre giovani, dopo aver recuperato un coltello da uno dei suoi complici, ha assalito nuovamente la vittima che riusciva in un primo momento a fuggire verso via Lecco. Il 26enne ha tentato una nuova fuga, ma è stato raggiunto nuovamente dal principale aggressore che lo ha colpito con un primo fendente allo stomaco. La vittima tentava di rialzarsi, ma veniva colpita alla testa con una bottiglia di birra che si infrangeva. Un colpo sferrato con forza tale da far perdere quasi i sensi all’aggredito che, nella ricostruzione dei fatti resa agli investigatori, non ricordava nemmeno le altre coltellate, ricostruite solo grazie al referto medico.
L’ulteriore attività di indagine, condotta con le tecniche tradizionali di analisi delle banche dati, di assunzione di testimonianze e di scambio informativo con le Forze di Polizia del territorio, ha permesso di identificare i tre autori. Sono un ecuadoriano del 2001 residente in provincia di Varese, quale aggressore principale, destinatario di custodia cautelare in carcere; un ecuadoriano del 2003 residente a Concorezzo, quale coautore per aver fornito il coltello, destinatario di custodia cautelare in carcere; un ecuadoriano del 1996 residente a Monza, ma domiciliato a Varese, che ha fatto da “palo”, destinatario degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, tutti con precedenti di Polizia per simili episodi. L’autorità giudiziaria, che non ha mancato di sottolineare come l’azione criminosa sia stata di una “violenza inaudita”, ha portato in brevissimo tempo alla richiesta delle misure cautelari da parte della Procura di Monza e all’emissione delle stesse da parte del gip di Monza che ha accolto in toto il quadro probatorio emerso dalle indagini.