Aldo di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria: "Situazione diventata insostenibile"

“È terminata alle 2 di questa notte la rivolta ad opera di 20 detenuti i quali si sono barricati all interno una una cella. Sono state distrutte le telecamere della sezione e solo grazie all intervento tempestivo della polizia penitenziaria si è evitato il peggio”. A comunicarlo è Aldo di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria Spp, su i disordini avvenuti nel carcere di Prato. “Siamo alla nona rivolta in una settimana nelle carceri italiane una situazione diventa oramai insostenibile, la polizia penitenziaria è allo stremo turni anche di 12 ore consecutive senza ferie ma soprattutto senza alcun strumento per contrastare la violenza dei detenuti. la responsabilità è di natura politica, oramai puoi succedere di tutto infatti ci aspetta un agosto di fuoco e non solo per il caldo”, conclude.

Sembrerebbe, secondo quanto ricostruito dal Uilpa Polizia penitenziaria, che tutto sia per futili motivi la rivolta che ha interessato una sezione del Reparto Media Sicurezza della Casa Circondariale di Prato. Una parte di detenuti al termine delle attività quotidiane ha opposto resistenza non facendo rientro nelle proprie celle ed iniziando di fatto a distruggere l’intera ala del Penitenziario. Sono state divelte finestre, telecamera e utilizzato i letti per barricarsi ed evitare l’ingresso agli operatori di Polizia Penitenziaria Gli stessi hanno poi distrutto suppellettili e dato fuoco ad una parte di essi e a alcuni indumenti e lenzuola, creando danni anche all’impianto elettrico. Immediata la risposta del personale di Polizia Penitenziaria che, anche libero dal servizio, si è recato in supporto ai colleghi già presenti nella struttura. Giunto anche il Gruppo Intervento Regionale in supporto da altri istituti toscani e le forze dell’ordine locali. All’arrivo del Direttore Reggente e del Comandante i quali hanno iniziato una lunga trattativa per il ripristino dell’ordine e della sicurezza.

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