Il portiere 59enne di un palazzo era scomparso il 23 marzo scorso: sui social aveva lasciato intendere di volersi togliere la vita

Il corpo trovato il 22 giugno scorso nel fiume Adda è di Gianfranco Bonzi. L’uomo, un 59enne portiere di un palazzo a Milano, era scomparso il 23 marzo scorso dopo essere rimasto vittima di un raggiro da parte di una donna che si spacciava per Dua Lipa. Poco prima di sparire nel nulla, su Facebook l’uomo aveva scritto: ‘Questo è il mio ultimo post che pubblico e anche una delle ultime azioni della mia vita. La causa una delusione amorosa che non sono riuscito a reggere’.

La truffa della finta Dua Lipa

In realtà, tuttavia, si sarebbe trattato di una vera e propria ‘truffa romantica’: durante la puntata del 10 aprile, la trasmissione di Rai 3 ‘Chi l’ha visto’ ha mostrato alcuni messaggi che l’uomo riceveva da qualcuno che si spacciava per la popstar britannica, utilizzando un profilo social falso. Nelle chat mostrate in tv si chiamavano “amore mio”, e l’uomo potrebbe anche averle inviato dei soldi. L’inviata del programma ha provato a contattare telefonicamente la ‘finta Dua Lipa’, che per tutta risposta le ha chiesto 50 euro per dare informazioni sull’uomo sparito.

Il post del figlio di Gianfranco Bonzi: “Non importa cosa hai fatto, ti ameremo tutti”

Il figlio Luca ha confermato la morte del padre su Facebook: “Lo scrivo per informare solamente tutti i familiari o amici di mio padre qui presenti o comunque tutti gli interessati, non ho altre parole sinceramente, ma alla fine mio padre è stato trovato senza vita sulle rive dell’Adda, quello che aveva detto alla fine ha fatto! Mi sento sereno e distrutto! Riposa in pace papà. Non importa cosa hai fatto.. ti ameremo tutti per sempre, non soffrire più e ti prego guardami ora più che mai.” 

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