Marina Marini di Gay Center: "Noi saremo sempre qui"

“In una calda estate di 8 anni fa abbiamo aperto le porte di Refuge LGBT+, la nostra prima casa-famiglia, e non ci siamo fermati qui! Oltre a Refuge LGBT+, abbiamo aperto altre due strutture di accoglienza: Refuge T*- A casa di Ornella e Refuge Co-Housing, oggi abbiamo un Network di Refige LGBT+ con 3 case”. Così Marina Marini di Gay Center e Coordinatrice Network Refuge LGBT+ in una nota. “In questi anni abbiamo accolto giovani vittime di discriminazione omolesbobitransfobica, abbiamo ascoltato le loro storie, spesso dolorose. Sono arrivate spaventati, arrabbiati, feriti, ma hanno avuto la determinazione di rinascere. Ad oggi abbiamo accolto circa 130 persone, età media 18/20 anni, provenienti da tutta Italia e anche dall’estero; 40 sono state inserite in percorsi di formazione ‘on the job’, 44 hanno svolto corsi di formazione e conseguito la maturità e 106 sono entrate nel mondo del lavoro”.

Marini: “Lavoriamo futuro dove ogni persona LGBT+ possa vivere senza paura”

“È incredibile vedere quanta strada abbiano fatto. Oggi sono persone indipendenti, con lavori che le appassionano e a vivere la vita che hanno sempre sognato. Ma niente di tutto questo sarebbe possibile senza le volontarie ed i volontari, ma anche grazie alle Istituzioni che negli anni ci sono state vicino come Unar, Regione Lazio, , fondi 8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e Chiesa Valdese. Finché ci sarà anche una sola persona LGBT+ che ha bisogno di aiuto, noi saremo qui. Perché insieme possiamo davvero costruire un mondo dove l’amore vince sempre. Grazie di cuore ancora a tutte le persone le Istituzioni ed gli Enti che ci sostengono. Lavoriamo per un futuro dove ogni persona LGBT+ possa vivere senza paura, con dignità e amore”, conclude. 

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