La stretta del governo sulla cannabis light fa crescere la paura dei produttori

Dopo l’approvazione in commissione parlamentare dell’emendamento al Dl Sicurezza che prevede una stretta sulla Cannabis light, cresce la paura dei produttori per il futuro delle aziende

“L’attività agricola è un’attività che porta sempre investimenti ed esborsi importantissimi: la canapa probabilmente è quella che ne necessita di maggiori”. L’imprenditore Marco Tosi, uno dei soci fondatori della Mec Cannabis, lavora più di 12 ore al giorno tra le sue serre ai confini della Brianza dove coltiva cannabis light, marijuana con THC così basso da essere legale.

Questo fino a ieri, quando in commissione alla Camera è stato approvato un emendamento del governo al ddl Sicurezza che se ottenesse il via libera, comporterebbe la messa al bando della canapa light, vietandone la coltivazione e la vendita delle infiorescenze. Un grande problema per tantissimi imprenditori che come Tosi hanno investito milioni di euro nelle loro attività, che oggi comprendono strutture all’avanguardia, attrezzate anche con intelligenza artificiale. “Abbiamo impiegato 8 anni della nostra vita in un’attività perfettamente legale e dall’oggi al domani leggi i giornali che ti dicono che quello fai potrebbe non esserlo più. Mi aspetto da chi ci governa che ci sia un atteggiamento serio per la gestione della nostra problematica.

La nostra coltivazione è perfettamente legale, è una coltivazione agricola nazionale con accesso a fondi europei. Quello che succederà è difficile da dire: ad oggi in questa serra ci sono 12mila piante e fuori altre 40mila già lavorate”. Se l’attività di imprenditore è iniziata “quasi per gioco”, oggi invece è una realtà che dà da vivere a 9 famiglie compresa quella di Tosi che ha quattro figli. “Quando siamo arrivati queste serre erano abbandonate, nel 2020 abbiamo investito un milione di euro e ora sono strutture attrezzate in domotica che lavorano con intelligenza artificiale. Abbiamo investito milioni di euro, senza calcolare il tempo che è inestimabile”.

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