Un'altra vittima nei campi dove è morto Satnam Singh. Schlein all'attacco: "Altra vittima dello sfruttamento, Meloni intende occuparsene?"

A due mesi dal dramma di Satnam Singh si torna a morire nei campi della provincia di Latina. Probabilmente per il caldo e la fatica un bracciante è morto mentre lavorava in un terreno agricolo: è successo a Borgo Piave, poco a sud di Latina. Un lavoratore indiano di etnia sikh di 54 anni, Dalvir Singh, è stato trovato venerdì pomeriggio senza vita in un campo di strada del Crocifisso, dov’era impiegato con contratto e permesso di soggiorno in regola, nelle attività di una società specializzata in silvicoltura. Lo rende noto Collettiva, il giornale della Cgil. A dare l’allarme è stato il suo datore di lavoro che ha detto di averlo trovato privo di sensi sul terreno, ma a nulla è valsa la corsa dei soccorritori del pronto intervento sanitario. L’operaio era andato sul campo per aprire l’impianto di irrigazione. L’ipotesi più probabile resta quella del malore improvviso. Le verifiche sono state affidate ai carabinieri e al servizio di prevenzione e sicurezza della Asl di Latina. 

Schlein, altra vittima sfruttamento, Meloni intende occuparsene?

Elly Schlein va all’attacco del governo: secondo la leader dem si tratta di un’altra vittima dello sfruttamento. “Solo un mese fa, dopo quello che è accaduto a Satnam Singh, il governo prometteva che avrebbe contrastato in ogni modo ‘l’Italia peggiore’, quella del caporalato e dello sfruttamento. Ieri invece è stato stroncato nei campi a 40 gradi all’ombra Dalvir Sing, 54 anni. Questi non sono incidenti sul lavoro ma sono persone uccise dallo sfruttamento in condizioni di lavoro inumane. La presidente Meloni e il suo governo intendono occuparsene? O continueranno a fare proclami di circostanza solo di fronte all’onda emotiva dei singoli drammatici episodi di cronaca? Il Pd continuerà a incalzare il governo e a battersi per dire che servono più risorse per attuare la legge contro il caporalato e lo sfruttamento, per la prevenzione, per creare sistemi di protezione per chi denuncia il caporalato e lo sfruttamento, serve fare molto di più per la sicurezza sul lavoro, per responsabilizzare le aziende e per arginare la piaga della precarietà e della manodopera senza salari dignitosi e senza diritti”, le parole della segretaria del Pd. 

Scotto (Pd): “Irregolarità diffuse ma per Calderone va tutto bene”

 “Un altro bracciante è morto nelle campagne di Latina. Stroncato da caldo perché nessuno dovrebbe lavorare nei campi a quaranta gradi all’ombra. Si chiamava Dalvir Singh e aveva 54 anni. Dunque, non va tutto bene, checché ne dica la ministra Calderone. Non basta qualche retata episodica per certificare l’irregolarità di alcune aziende a risolvere questa emergenza nazionale. Serve una strategia più efficace contro il caporalato e contro lo sfruttamento. Quella che manca a un Governo che sta allargando le maglie della precarietà e che continua con una politica di bassi salari e di competizione sfrenata sul costo del lavoro. Non è accettabile che a due mesi dall’omicidio di Satnam Singh siamo di nuovo punto e daccapo. Gli spot che durano l’arco di un paio di servizi al tg vengono purtroppo smentiti dalla realtà che è tragica e ingiusta. Chiediamo alla ministra di riferire al Parlamento lo stato delle politiche di contrasto all’insicurezza sul lavoro nei campi. Non può più sottrarsi come ha fatto in tutti questi mesi”. Così il capogruppo del Pd nella Commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.

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