Il manager 62enne è precipitato durante un'ascensione in solitaria a 3.000 metri
Motori e montagna. Lavoro e alpinismo, passioni legate a stretto filo da un approccio visionario, green. Al punto da scommettere con Audi sulle ‘eco-routes’ a Madonna di Campiglio: percorsi dolomitici lungo i quali la flotta full electric dei quattro cerchi si muove da due anni per raccogliere informazioni ambientali e dati sulle emissioni climalteranti. Fabrizio Longo, morto ieri dopo essere precipitato per 200 metri da cima Payer nel gruppo dell’Adamello, da 11 anni era direttore di Audi Italia.
Fabrizio Longo, il manager con la passione per la montagna
Riminese di nascita, a 25 anni era entrato in Fiat nell’area marketing. L’inizio di una carriera nelle principali case automotive: Lancia, Bmw, Piaggio e Toyota. Poi l’approdo in Audi con l’idea, centrata, di legare l’immagine del gruppo di Ingolstadt alla montagna. La stessa che ieri se l’è portato via durante un’ascensione in solitaria a 3.000 metri. “Un lutto terribile per la Federazione. Ci stringiamo alla famiglia in questo momento di grande dolore e allo staff di Audi Italia”, ha detto Flavio Roda, presidente della Federazione italiana sport invernali, legato a Longo da una lunga collaborazione. “Qui era di casa dopo avere creato un legame molto forte con il territorio – ha sottolineato il sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini -. Fabrizio era un uomo innovativo e stava anche lavorando per lanciare proprio dalla val Rendena un nuovo messaggio ecologico sui motori. Oggi è il giorno del lutto”.
Per Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico della Provincia di Trento, “Fabrizio era un grande amico del nostro Trentino e della nostre montagne verso le quali si approcciava sempre in modo rispettoso, non competitivo e attento, così come attento era, nella sua attività, a promuovere consapevolezza per la valorizzazione dei territori. Da oggi la nostra montagna perde un sincero amico”. Tra i tanti messaggi di cordoglio, anche quelli della gente comune della montagna campigliana che è scossa, come conferma l’Apt. Longo, di stanza a Verona, era un alpinista esperto e meticoloso. Proprio in questi giorni di ferie era salito più volta in quota: dalla Croda Rossa al Morgenkopf. Una delle ultime immagini l’aveva postata il 9 agosto sul proprio profilo social: il tramonto al cospetto delle Dolomiti di Brenta. ‘L’ora più bella’.
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