Strage Paderno, Valditara: “Disagio da social e isolamento covid”

Per il ministro il problema "va affrontato a 360 gradi". Ma il Cnop denuncia: "Sullo psicologo di base e a scuola è tutto fermo da un anno"

“Ci sono diverse analisi, c’è un disagio dei nostri giovani, peraltro voglio sottolineare che sui media si rappresentano i giovani italiani come se fossero tutti demotivati, problematici e quant’altro. Io giro le scuole e non è così, vedo tanti giovani meravigliosi con tanto entusiasmo”. Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a margine della commemorazione del 42esimo anniversario dell’omicidio del prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa a Milano, in riferimento alla strage familiare di Paderno Dugnano.

“Poi c’è anche un disagio oggettivo – continua il ministro – che va affrontato a 360 gradi e che probabilmente è connesso ad alcuni elementi, il primo elemento è il condizionamento dei social e poi le conseguenze dell’isolamento da covid. Certamente è una società complessa quella che abbiamo di fronte e che quindi dalla scuola chiede risposte sempre più efficaci”. 

Lazzari (Cnop): “Psicologo di base o a scuola? Tutto fermo da un anno”

Ma il Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi denuncia però che il testo di legge per istituire lo psicologo di base o scolastico, una figura che potrebbe fornire quelle risposte di cui parla Valditara, è fermo da un anno in Parlamento per ragioni di mancanza di fondi. “Per quanto riguarda lo psicologo di base, la prima proposta in Parlamento è stata presentata nella scorsa legislatura, nel 2019, quindi sono 5 anni che in Parlamento ci sono proposte di legge su questo. In questa legislatura praticamente tutte le forze politiche hanno presentato disegni di legge su questa materia. E si è arrivati a un testo unificato. Quindi il Parlamento ha dato una grande dimostrazione di interesse perché credo che sia rarissimo che su un tema tutte le forze politiche presentino disegni di legge, che si arrivi a un testo condiviso da tutte le forze politiche. Che però è fermo praticamente da quasi un anno per motivi economici, perché non si riesce a capire quanti denari si vogliono investire su questa cosa. Di fatto manca il finanziamento e tutto è fermo”, ha detto a LaPresse David Lazzari, presidente del Cnop. “Sullo psicologo scolastico le cose stanno più o meno allo stesso modo. Se ne è parlato tantissimo, è stata approvata la legge sul bullismo e il cyberbullismo nel cui ambito si prevedono servizi di psicologia scolastica. Però si prevede che questi servizi siano organizzati dalle Regioni. E quindi il Governo non ci ha messo un euro su questa cosa. Evidentemente si considera una spesa inutile, una spesa a cui si può rinunciare. Per cui oggi in Italia su 100 psicologi disponibili per i cittadini 95 sono disponibili nel privato a pagamento e cinque nel pubblico. Questo è lo stato del Paese”, ha concluso.