Arrestato con l'accusa di omicidio il marito 54enne: la coppia aveva tre figli
Aveva 38 anni l’ultima vittima di femminicidio in Italia. Ana Cristina Correia Duarte, di origini brasiliane, è stata uccisa a coltellate nella notte nella casa dove viveva a Saltara a Montemaggiore al Metauro, nel comune di Colli al Metauro, in provincia di Pesaro-Urbino. Con l’accusa di omicidio è stato arrestato il marito 54enne: il delitto al culmine di una lite tra l’uomo e la moglie, alla presenza dei tre figli minori della coppia che da poco si era trasferita a Saltara. L’uomo era già stato segnalato per maltrattamenti ma la vittima non aveva sporto denuncia.
Ana Cristina vittima di maltrattamenti, lunedì era stata dai carabinieri
Il 2 settembre scorso, i carabinieri della stazione di Colli al Metauro erano arrivati nella dove viveva la vittima del femminicidio, Ana Cristina Duarte Correia, chiamati dal marito, italiano, di origini pugliesi. L’uomo aveva chiamato i militari denunciando l’allontanamento della donna dalla casa familiare. La 38enne, aveva riferito, aveva fatto perdere le proprie tracce. I carabinieri erano riusciti a contattarla e a convocarla in caserma: è in quel momento che la donna ha raccontato di essere da tempo vittima di violenza da parte del marito, di volersi allontanare da lui, ma di non voler presentare denuncia nei confronti dell’uomo. Nonostante questo, i carabinieri avevano inoltrato una notizia di reato alla Procura di Pesaro, attivando il codice rosso per comprendere i motivi che avevano spinto la donna a non denunciare le violenze che subiva. Nella notte, la 38enne è rientrata a casa dove è esploso il litigio al culmine del quale il marito l’ha accoltellata. La coppia risulta sposata dal 2010.
La vittima su social: “Io prepotente ma piango se litigo con chi amo”
Bella, spigliata e sicura di sé. E’ l’immagine che rimanda la pagina Instagram di Ana Cristina Duarte Correia. “Gettami ai lupi e tornerò guidando il branco”, scrive la donna sui social. E ancora: “Sapete cosa ne penso di quando mi dite ‘hai troppi figli, troppi tatuaggi… Sei troppo così troppo cosà? Andate a ca**re”. Tantissime le foto di lei, sorridente mentre prova vari outfit, e altrettante foto dei suoi bambini. Tanti i messaggi ‘subliminali’. “Sono meglio di quello che aspetti e peggio di quanto possa immaginare”. E ancora: “Sono forte, sono impulsiva, sono prepotente. Sono aggressiva. Ma poi dietro quello che vedi ci sono io che credo che ci sia sempre del buono nelle persone, io che dopo tutte le delusioni continuo a fidarmi, io che quando litigo con chi amo piango, io che per aiutare gli altri do meno attenzione ai miei problemi, ecco chi sono io”.
E poi un post datato 2018 in cui scriveva: “Penso che in tutta la vita ne ho passate di cose, mi hanno urlato contro, fatto scandalo, buttato fango addosso, minacciata, usata, frantumate perfino le ossa. Però quello che non sanno è che io […] tornerò sempre, […] come la Fenice risorgo sempre dalla ceneri e come il pazzo ho paura”. Parole che assumono un forte significati alla luce di quanto accaduto. “E’ da quando sono nata che ho dovuto lottare per la vita ed è da quando sono viva che desidero la morte. Quindi per rendere chiaro: se non muoio dovrò pur continuare a vivere”.
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