Diciotto detenuti hanno tentato di incendiare un materasso e si sono barricati in sala mensa. Non risultano feriti

Una rivolta è scoppiata all’interno del carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma. Secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, 18 detenuti dopo aver tentato di incendiare un materasso si sono barricati nella sala mensa. Gli agenti della polizia penitenziaria e i poliziotti del reparto mobile sono poi riusciti a far rientrare i disordini. “Non ci sarebbero stati scontri fisici e nessuno si sarebbe fatto male. In corso di verifica gli eventuali danni alla struttura”, ha fatto sapere il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. 

Sindacato Polizia Penitenziaria: “Situazione fuori controllo”

“Non passa giorno senza che si verifichi un grave evento critico all’interno delle nostre carceri. Rivolte, evasioni, suicidi, violenze di ogni tipo stanno diventando la tragica normalità“, ha detto Aldo Di Giacomo, Segretario Generale del Sindacato Polizia Penitenziaria (SPP). Il sindacalista ha sottolineato l’urgenza di affrontare una situazione che ha ormai raggiunto livelli insostenibili. “Mentre le carceri esplodono sotto il peso di problemi irrisolti e sempre più gravi, il sottosegretario con delega al ministero della Giustizia si vanta di promesse mantenute, facendo riferimento all’introduzione del reato di rivolta. Tuttavia, per chi vive quotidianamente il carcere, è evidente che questa misura non solo non risolverà i problemi, ma rischia di peggiorare ulteriormente la situazione. Le istituzioni carcerarie e il personale della polizia penitenziaria sono ormai da tempo abbandonati dallo Stato, lasciati a fronteggiare da soli un sistema in profonda crisi. Le condizioni di lavoro all’interno delle carceri sono sempre più difficili e pericolose, e non sembra esserci alcuna volontà concreta di intervenire per migliorare la situazione”, ha aggiunto. “Il Sindacato Polizia Penitenziaria (SPP) richiede con urgenza un intervento concreto e strutturato da parte delle istituzioni governative per garantire la sicurezza di chi lavora e vive all’interno delle carceri, e per riportare ordine e dignità a un sistema che non può continuare a vivere in queste condizioni di emergenza costante”.

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