Due manifestanti: "Blocchiamo le case vacanze nel centro storico"

A poche ore dall’inizio ufficiale del G7 della Cultura di Napoli, tra i vicoli del centro storico, si fa sentire la voce di protesta degli studenti. “Noi vediamo una messa a profitto dei luoghi della cultura e del sapere, questo fenomeno riguarda tutte le città dell’arte e anche Napoli. Questa è la chiave con cui intendiamo il G7, come un’esemplificazione all’ennesima potenza di un’idea di intendere la cultura e le città dell’arte come un tesoretto da sfruttare e da privatizzare, riducendo la democrazia”, spiega Cristina Trey di Link. “Questo provoca una riduzione del diritto all’abitare. Gli affitti sono insostenibili. Gli studenti sono costretti a un paradosso: anche se sono fuorisede si trovano a essere pendolari nella loro stessa città perché trovano posti dove abitare che sono lontano dalle sedi di studio”. “Noi stiamo portando avanti una raccolta firme per chiedere alle istituzioni locali di bloccare nuove licenze per B&B al centro storico“, afferma Chiara Capretti dell’Ex Opg. “Al Centro Storico si concentrano più di 9mila appartamenti che sono stati convertiti in case vacanze. Questo ha prodotto l’aumento esponenziale degli affitti, per cui si viene sfrattati e non si riesce a trovare un’alternativa di nessun tipo”.

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