Una ragazza di 19 anni è morta la notte scorsa, attorno alle 2.30, nei pressi di un locale di Molfetta, in provincia di Bari, il ‘Bahia’. La giovane, Antonella Lopez, è deceduta in seguito a una sparatoria: è stata colpita da proiettili. Inutili i tentativi di rianimarla da parte dei sanitari del 118 intervenuti sul posto: per la vittima non c’è stato nulla da fare. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Molfetta e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Bari indagano su quanto accaduto.
Hanno fatto irruzione nel locale poco prima delle 3 e, dopo aver ingaggiato una lite con la comitiva con cui si trovava la giovane vittima, uno di loro ha estratto una pistola ed ha sparato. I partecipanti al commando, secondo quanto apprende l’agenzia LaPresse, sarebbero almeno tre. Nella sparatoria è stata colpita mortalmente Antonia Lopez, detta Antonella, di 19 anni. Ferito e ricoverato in gravi condizioni anche un ragazzo di 20 anni di nome Eugenio Palermiti, nipote del boss di Japigia, un quartiere molto popoloso sul litorale. È quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Bari, coordinati dalla direzione distrettuale antimafia, che ha avocato a se l’inchiesta per lo spessore dei personaggi coinvolti (anche la vittima era imparentata con un altro boss, già reggente del rione San Girolamo e ucciso a colpi di pistola nel 2021).
Durante tutta la notte e nella mattinata, i carabinieri oltre ad aver acquisito le immagini di videosorveglianza del locale ‘Bahia beach’, che si trova nella zona di Prima Cala, nell’hinterland della città, hanno ascoltato diversi testimoni che sono stati convocati al comando provinciale. Tra le ipotesi formulate da chi indaga non si esclude, che i due gruppi di giovani che si sono fronteggiati nel locale, avevano già discusso precedentemente qualche ora prima per motivi futili. Il titolare del locale, è stato sentito dagli investigatori, oltre che per riscostruire la dinamica della tragedia anche per verificare se la sicurezza della discoteca abbia rispettato i protocolli da osservare in casi come questi. Si teme che la rissa, l’omicidio della 19enne e il tentato omicidio del giovane di 20 enne, avvenuti in un contesto dove questi tutti i partecipanti alla rissa appartenevano a famiglie criminale del barese, possa aver riacceso una sfida tra clan rivali che potrebbe innescare delle vendette.