La dipendente, assunta regolarmente, ha riferito al Gip in sede di incidente probatorio

Si è svolto questa mattina, in tribunale a Latina, l’incidente probatorio chiesto dalla difesa di Antonello Lovato per la morte del bracciante agricolo Satnam Singh, morto a seguito di un incidente sul lavoro nell’azienda agricola Lovato di Borgo Santa Maria, dove la vittima lavorava in nero. Dopo l’incidente il corpo sanguinante, e con un braccio tranciato di netto da un macchinario per stendere i teli di plastica sulle serre, venne abbandonato davanti l’abitazione dell’uomo, che morì qualche giorno dopo il ricovero all’ospedale San Camillo di Roma. Davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, è comparsa quella che la difesa definisce una supertestimone che finora non avrebbe mai parlato per paura di ritorsioni. La testimone, una dipendente assunta in regola nell’azienda Lovato, avrebbe riferito in sede di incidente probatorio che, Antonello Lovato, datore di lavoro di Satnam Singh, avrebbe più volte detto al bracciante di non avvicinarsi al macchinario e che sarebbe stata la moglie della vittima a chiedere di riportare il marito ferito a casa. La donna con la sua deposizione davanti al Gip, ha cercato di scagionare il suo datore di lavoro e di alleggerire la sua posizione. Antonello Lovato venne arrestato agli inizi di luglio dai carabinieri che eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Latina.

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