Uno dei condomini: "Avrei voluto intervenire prima"

“Litigi? A tutte le ore del giorno e della notte, alcuni giorni urlavano, anche nell’ultimo periodo”. È la testimonianza rilasciata a LaPresse da Gaia, una vicina di casa di Nabi Roua, 34 anni, uccisa dal marito Ben Alaya Abdelkader, 48 anni, nella casa di via Cigna a Torino ieri notte a Torino. “Ieri sera c’è stata una veloce lite tra i vicini, non me ne sono neanche accorto finché la figlia non ha urlato chiedendo aiuto e battendo sulle porte. La figlia molto agitata e in panico. Il figlio ha inseguito il padre mentre stava contattando i carabinieri”, ha raccontato Mattia, un altro vicino, il primo a soccorrere la donna. “Sono uscito e ho chiamato il 112, l’operatrice mi ha chiesto di provare a tamponare la ferita finché non sono arrivate le autorità e i soccorsi. Le condizioni erano abbastanza gravi“, ha raccontato il giovane. Prima di ieri “si erano già sentite liti e discussioni ma non so su cosa non essendo in italiano”, ha aggiunto. “Litigavano sempre ma non capendo la loro lingua non so su cosa, avrei voluto capire e intervenire prima”, ha concluso.

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