L'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano ha smantellato il business illecito da decine di migliaia di euro intorno alla Nord e alla Sud
Nessuna “passione sportiva” ma business su parcheggi e bevande dentro lo stadio di Milano, estorsioni sui biglietti delle partite e raid punitivi con risse e lesioni. Il potere delle curve di Milan e Inter è stato spartito con un “patto di non belligeranza” per dividersi il “profitto” dei ricchi affari che girano attorno al Meazza di San Siro: bagarinaggio, merchandising, vivande, facchinaggio. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano sul tifo organizzato – a nemmeno un mese dall’omicidio del 4 settembre di Antonio Bellocco, ‘ndranghetista dell’omonimo clan di Rosarno giunto nel capoluogo lombardo con l’appoggio dei capi ultras dell’Inter – è un duro colpo al mondo delle curve: 19 arresti (16 in carcere e 3 ai domiciliari), fra cui tutti i vertici della Nord e della Sud, da Andrea Beretta a Luca Lucci. Una quarantina gli indagati, fra cui il consigliere regionale lombardo Manfredi Palmeri con l’ipotesi di corruzione fra privati per aver ricevuto “utilità” in cambio dell’appoggio sugli appalti per i parcheggi del Meazza durante la stagione dei concerti.
Arrestato anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez
Non l’unico business che gira attorno alla ‘Scala del Calcio’ e che attira gli interessi criminali. Nelle carte dei pm Paolo Storari e Sara Ombra con l’aggiunto Alessandra Dolci compaiono i guadagni da decine di migliaia di euro a stagione dalla vendita a “prezzi maggiorati dei biglietti delle partite di calcio”, “bevande”, “magliette” e “fornendo a pagamento” la “protezione a imprenditori che richiedevano ‘servizi’ di guardiania al di fuori dello stadio“. Per tutti le accuse sono a vario titolo di associazione a delinquere, estorsione, false dichiarazioni, fabbricazione di documenti falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. La curva nerazzurra è accusata di aver agito al fine di agevolare la cosca ndranghetista dei Bellocco con almeno una ventina di episodi violenti fra raid contro i tifosi di altri club e scontri con le forze dell’ordine. Tra gli arrestati nel blitz all’alba di polizia di stato e uomini del Gico e dello Scico della guardia di finanza anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez.
Pm: “I club sono soggetti danneggiati”
Con gli affari delle curve criminali i club non c’entrano e sono “soggetti danneggiati” assicura il procuratore di Milano, Marcello Viola, in conferenza stampa con il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo che parla di “deriva criminale degli stadi italiani“. Nessun dirigente di Milan e Inter, né le squadre, sono indagati ma la Procura ha aperto un procedimento di prevenzione sulle società che viaggerà in parallelo all’inchiesta per dimostrare di aver tagliato i legami con gli ultras e predisposto modelli organizzativi per evitare infiltrazioni nei business collaterali al calcio. In caso contrario i pm potrebbero chiedere di disporre l’amministrazione giudiziaria anche alla luce di alcune “conversazioni” intercettate e rapporti ambigui che secondo il gip Domenico Santoro le hanno messe in “una situazione di sudditanza” rispetto al mondo tifo.
Le intercettazioni
In una telefonata uno dei capi della Nord, Marco Ferdico (in carcere), si rivolge all’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi per fare pressioni e ottenere più biglietti per la finale di Champions League che si sarebbe disputata a Istanbul il 10 giugno 2023 contro il Manchester City. Inzaghi risponde di “aver già parlato con Ferri e Zanetti” e Ferdico a quel punto precisa: “è il direttore Marotta, bisogna parlare con lui”. A gennaio 2023 gli ultras incontrano l’ex difensore dei nerazzurri, Milan Skriniar, per “carpire informazioni relative al rinnovo contrattuale” prima del passaggio a giugno al Paris Saint Germain. “Comunque va via… al 100% ha già deciso, hai visto che gli tremava la voce… aveva un po’ di paura“, viene informato al termine dell’incontro il capo della curva, Andrea Beretta, ritenuto l’omicida di Antonio Bellocco. Tra le fila rossonere è certo un incontro con il capitano del Milan, Davide Calabria, in un bar di Cologno Monzese con il capo della Sud Luca Lucci e lo storico capo ultras milanista Carlo Giovanni Capelli, detto il ‘Barone’, l’8 febbraio 2023. Incontro di cui non si conosce il contenuto ma che è stato accertato nel corso delle indagini, partite nell’ottobre 2022 a seguito dell’omicidio di Vittorio Boiocchi, l’ex capo della curva interista ucciso a colpi di pistola sotto casa propria a Figino il 30 ottobre 2022.
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