Viadana, omicidio Maria Campai: per l’autopsia è stata massacrata e strangolata

Sul suo corpo fratture compatibili con l'uso di un corpo contundente, ma la morte è avvenuta per strangolamento

È durata più di quattro ore l’autopsia sul corpo di Maria Campai, la 42enne uccisa da un ragazzo di 17 anni di origini albanesi, scomparsa il 19 settembre e trovata morta una settimana dopo nel giardino di una villetta abbandonata a Viadana, nel Mantovano. La tac, effettuata durante l’esame autoptico che si è svolto ieri nell’ospedale Carlo Poma a Mantova dall’equipe medico legale guidata dal dottor Antonello Cirnelli, a cui è stato conferito dalla procura di Brescia l’incarico peritale, ha rivelato diversi traumi su diverse parti del corpo, tra cui in testa e la rottura di alcune costole. Ma la morte, come evidenziato dall’esame, sarebbe sopraggiunta per una forte pressione sulla carotide che ne ha provocato il soffocamento per strangolamentoAlcune delle fratture repertate sul cadavere sarebbero compatibili invece con un corpo contundente, forse l’asta di un bilanciere da palestra. Ci vorranno invece alcune settimane per conoscere l’esito dei test tossicologici.