Il ministro dell'Interno: "Conflitto ha determinato una radicalizzazione delle posizioni"
“L’acuirsi del conflitto israelo-palestinese ci impone un rafforzamento dell’attenzione. In riferimento agli scenari di alimentazione di circuiti terroristici confermo che sono sempre in nostra massima considerazione ma non ci sono rilievi di intelligence o di forze di polizia che ci facciano segnare che ci sia qualcosa di particolare che possa destare il nostro allarme“. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in conferenza stampa al termine del G7 dell’Interno a Mirabella Eclano (Avellino).
Piantedosi ha ricordato che “in Italia da ormai un anno, dall’inizio del conflitto, pratichiamo un livello di massimo innalzamento sotto tutti i punti di vista dei presidi di attenzione. Su questo mi sentirei rassicurare. I problemi principali ce li abbiamo come riflessi dell’ordine pubblico interno, abbiamo visto l’esperienza di quest’anno. Questo conflitto ha determinato una radicalizzazione delle posizioni di discussione nel dibattito interno, legittime in quanto tali ma che in alcuni casi hanno visto compiere alcune azioni, una pratica di fare manifestazioni che poi non sempre fossero immuni da preoccupazioni su disordini”.
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