Chiesto al ministero "un intervento immediato" per risolvere il caso del piccolo Ethan
Il ministero degli Esteri è stato contattato per interessarsi al caso del piccolo Ethan, il bambino di Piano di Sorrento (Napoli) che sarebbe stato sottratto dal padre alla mamma, Claudia Ciampa, e portato con uno stratagemma negli Stati Uniti. L’avvocato Gian Ettore Gassani, legale della donna, infatti, ha chiesto “al Ministero degli Esteri un intervento immediato affinché possa prendere contatti con le autorità degli Stati Uniti e risolvere a livello politico e diplomatico questa vicenda. In ordine al reato di sottrazione internazionale dei minori, ai sensi dell’articolo 574 bis codice penale, si ritiene che le pene previste siano del tutto irrisorie e che questo reato debba essere punito alla stregua di un sequestro di persona. La signora Ciampa sta per organizzare una manifestazione sotto l’ambasciata americana a Roma per sensibilizzare le autorità degli Stati Uniti a intervenire e assicurare alla giustizia il padre del piccolo Ethan e ordinare il rimpatrio del neonato”.
“Ogni anno 250 sottrazioni internazionali di minori italiani”
L’avvocato Gassani, che oltre a essere il legale della donna è anche presidente dell’associazione avvocati matrimonialisti italiani AMI, mette in evidenza anche che la vicenda non è isolata ma fa parte di un fenomeno più complesso. “Ogni anno si registrano circa 250 sottrazioni internazionali di minori italiani portati all’estero contro la volontà del genitore italiano. Si tratta di una vera emergenza contro la quale, nonostante le convenzioni internazionali AIA 25 ottobre 1980, sembra non esserci strumenti idonei per limitare questo fenomeno. La vicenda del piccolo Ethan, bambino sottratto dal padre alla mamma, Claudia Ciampa di Piano di Sorrento, e portato con uno stratagemma negli Stati Uniti, è la punta dell’iceberg di un fenomeno molto grave e radicato nel nostro Paese. Ethan rappresenta il simbolo di una vera e propria transumanza di minori italiani all’estero. Raramente è capitato in passato che un bambino di sei mesi e mezzo ancora in fase di allattamento potesse essere sottratto da un genitore e condotto in un altro continente. Purtroppo allo Stato non ci sono notizie sul dove si trovi il padre sottraente“, spiega.
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