Ingegnere, lavorava nella società pubblica dal 1987 e ricopriva il suo attuale ruolo solo da qualche mese
Paolino Iorio, il direttore generale di Sogei arrestato martedì mattina a Roma per corruzione in flagranza di reato durante lo scambio di una presunta tangente da 15mila euro, lavora dal 1987 nella società a controllo pubblico che fornisce servizi informatici alla Pubblica Amministrazione. È infatti approdato in Sogei dopo la laurea in Ingegneria ET – indirizzo Elettronico all’università Sapienza di Roma e da allora è rimasto in azienda per 37 anni. Nel corso della sua esperienza professionale ha ricoperto vari incarichi di responsabilità nell’ambito della gestione e sviluppo delle soluzioni infrastrutturali di sistemi e reti, fino al 2011 quando è diventato Cto dell’azienda, assumendo l’incarico di Responsabile della Direzione Infrastrutture, Impianti e Innovazione. A gennaio 2018 è diventato responsabile della Direzione Service & Technology Innovation Hub e poi, dal 1 febbraio 2022, Responsabile della Divisione Infrastrutture, Ingegneria e Innovazione. Dal 1 settembre 2023 è stato nominato a capo della Direzione Ingegneria, Infrastrutture e Data Center, e ricopre l’attuale posizione di Direttore generale Business solo da qualche mese, da marzo 2024. Ora l’arresto: il dirigente, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbe ricevuto con cadenza quindicinale somme di denaro da un imprenditore informatico per l’aggiudicazione di una gara d’appalto da 100 milioni di euro.
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