Chiesta la convalida degli arresti del dirigente e del presunto corruttore, l'imprenditore Massimo Rossi

Il direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, arrestato martedì a Roma per corruzione in un’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dalla procura della Repubblica della Capitale, ha dichiarato ai pm nel corso di un interrogatorio investigativo di aver intascato “circa 100 mila euro in nero” da Massimo Rossi, l’imprenditore suo coindagato. I due sono stati entrambi arrestati in flagranza mentre Iorio intascava una presunta tangente di 15 mila euro da Massimo Rossi. L’imprenditore invece si è avvalso della facoltà di non rispondere. I pubblici ministeri romani del pool che si occupa di pubblica amministrazione hanno chiesto al gip la convalida degli arresti con l’emissione di una misura cautelare. L’udienza dovrà essere celebrata entro le prossime 48 ore.

Casasco (Commissione vigilanza anagrafe tributaria): “Convocati vertici Sogei”

Intanto Maurizio Casasco, presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza dell’Anagrafe Tributaria, ha comunicato che i vertici di Sogei sono stati convocati in commissione. “Alla luce delle notizie che coinvolgono il Direttore generale Business della Società Generale d’Informatica SpA, anche nell’ambito dell’indagine conoscitiva già avviata dalla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, è stata predisposta la convocazione per la prossima settimana del Presidente e dell’Amministratore Delegato della Sogei SpA al fine di riferire in merito”

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