Nel mirino l'agguato a Enzo Anghinelli, altro uomo della curva sud rossonera, colpito alla testa da un proiettile nell'aprile 2019

I pubblici ministeri di Milano, Paolo Storari e Leonardo Lesti, hanno disposto il fermo di indiziato di delitto di Daniele Cataldo, braccio destro del capo ultras del Milan Luca Lucci, per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, altro uomo della curva sud rossonera colpito alla testa da un proiettile il 12 aprile 2019 in via Cadore a Milano. Lucci, arrestato lo scorso 30 settembre nella maxi inchiesta sulle tifoserie organizzate, è indagato per concorso in omicidio.

Anghinelli finì in coma per quell’agguato consumato da due uomini a bordo di un motorino mentre si trovava seduto nell’abitacolo della sua auto e si salvò per miracolo. Il fermo disposto da Storari, titolare con la pm Sara Ombra del fascicolo ‘Doppia curva’ sui legami fra gli ultras e la criminalità organizzata e i traffici illeciti dentro e fuori lo stadio di san Siro, e il collega Lesti (originario titolare del procedimento per il tentato omicidio Anghinelli), arriva a oltre 5 anni dai fatti. 

Arresti ultras, gli uomini di Lucci ad Anghinelli: “Sei un morto che cammina”

Sei un morto che cammina“. Così gli uomini del capo ultras del Milan, Luca Lucci, si sarebbero rivolti ad Enzo Anghinelli, l’11 luglio 2024 all’interno del negozio ‘L’angolo calabrese’ di Cologno Monzese. E’ quanto emerge dal fermo di indiziato di delitto spiccato dai pm di Milano Paolo Storari, Sara Ombra, Leonardo Lesti con gli aggiunti Alessandra Dolci e Bruna Albertini per il tentano omicidio di Anghinelli del 12 aprile 2019 che ha fatto scattare le manette ai polsi del “vice” di Luca Lucci, Daniele Cataldo, 52enne di Sesto San Giovanni con precedenti per rapina, ricettazione, detenzione di armi da guerra e clandestine, traffico di droga, furto ed evasione. Sono passati oltre 5 anni dal tentato omicidio di via Cadore, avvenuto all’alba non lontano dall’abitazione di Anghinelli e commesso da due uomini armati a bordo di uno scooter con targa clonata. Il movente – secondo pm e investigatori della Squadra mobile – è da ricercarsi nello scontro in corso in quella fase tra Lucci e Domenico Vottari, il leader del gruppo ‘Black Devil’ che tenta la scalata alla curva rossonera nel 2018 durante le vicende giudiziarie che coinvolgono Lucci e lo portano in carcere.

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