Inchiesta Sogei, Pm Roma chiede carcere per ex dg Paolino Iorio

Il legale: "Si trattava di consulenze". Sequestrati 100mila euro trovati nell'armadio di casa sua

La procura della Repubblica di Roma ha chiesto, nell’udienza di convalida, il carcere per Paolino lorio, ex direttore generale di Sogei posto agli arresti domiciliari con l’imprenditore di Olidata, Massimo Rossi, entrambi accusati di corruzione. Il dirigente, secondo quanto ricostruito dall’accusa, avrebbe cancellato le immagini dei sistemi di videosorveglianza della sua abitazione delle ultime due settimane. Azione con cui secondo gli inquirenti avrebbe tentato di inquinare le prove.

La guardia di Finanza del comando provinciale della Capitale, inoltre, ha sequestrato 100mila euro in contanti a Iorio, trovati durante la perquisizione in un armadio della sua abitazione. L’ex dg ha spiegato che quel denaro era frutto di alcune ‘consulenze’ che aveva effettuato in nero. 

Legali ex dg Iorio: “Si trattava di consulenze”

“L’Ing. Paolino lorio ha ammesso di aver ricevuto delle somme da Massimo Rossi che costituivano la remunerazione per più attività consulenziali nell’ambito dello scenario dell’Information Technology mondiale, riguardanti piattaforme informatiche hardware e software. Tali consulenze non erano, però, in alcun modo ricollegabili alla funzione esercitata dall’Ing. lorio in Sogei. Inoltre, nessun atto o intervento di qualsiasi tipo è stato mai compiuto dall’Ing. lorio per favorire o anche semplicemente per agevolare le società del Sig. Massimo Rossi nelle gare alle quali queste ultime hanno partecipato”. Così in una nota gli avvocati difensori di Paolino Iorio, l’ex dg di Sogei, arrestato per corruzione che avrebbe intascato una tangente dal manager di Olidata, Massimiliano Rossi.