Il pastore evangelico Keith Jones: "Difficile pensare al perdono in questo momento"

Rozzano dà l’ultimo saluto a Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso nella notte tra il 10 e l’11 ottobre a coltellate nel paese dell’hinterland milanese. Si svolgono alla Chiesa evangelica Veritas i funerali del giovane, per il cui delitto è stato arrestato il 19enne Daniele Rezza, che avrebbe confessato di aver ucciso Mastrapasqua per un paio di cuffie. “Conoscevo Manuel, aveva frequentato la nostra Chiesa. Manuel era speciale, mi ricordo le nostre tante conversazioni. Parlavamo del lavoro e, anche se le cose non andavano bene come avrebbe voluto, era sempre positivo, aveva un sorriso sul volto che diceva molto di lui come persona e anche del modo in cui abbracciava la vita. Era introverso però molto profondo. Ci mancherà”, ha detto il pastore Keith Jones, prima della cerimonia. Con i familiari di Manuel “ho parlato e soprattutto pregato. Crediamo nella preghiera e abbiamo cercato di essergli vicini, a volte la vicinanza serve più di mille parole”, ha aggiunto il pastore all’esterno della chiesa. “C’è spazio per il perdono? È difficile pensare a questa parola in un momento come questo. Forse adesso il pensiero è più assicurarci che le conseguenze di certe azioni ci siano”, ha risposto ancora il pastore. “Per la nostra comunità” è stato un evento “tragico, abbiamo fatto girare alcuni ricordi del suo 30esimo compleanno festeggiato con i nostri giovani. Queste notizie le senti lontane quando le vedi al telegiornale, invece quando capitano a una persona che hai conosciuto colpisce forte. Non sono sono mancate le lacrime e i momenti di preghiera, e sicuramente ci vorrà del tempo per noi per metabolizzare e andare avanti”, ha concluso.

Il ricordo degli amici

Applausi e palloncini bianchi e azzurri hanno salutato Mastrapasqua al termine delle esequie. Il feretro del ragazzo è uscito tra due ali di folla in via Cavour. Commosso il ricordo degli amici di sempre come Michela, che ha portato un pacco di foto che ritraggono Manuel bambino con i compagni di scuola alle elementari: “Lui era così, con questo visino qui, un’anima buona, un po’ timidino e introverso, ma lo sguardo di Manuel è quello che non ti dimentichi mai“. Anche Simone, che durante la funzione ha letto un messaggio, ricorda l’amico come una brava persona e alla domanda se ci potrà essere spazio per perdonare chi ha causato tanto dolore, risponde: “Ci sarà, forse più avanti ma per ora la speranza è che venga fatta giustizia“.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata