Le accuse andrebbero dall'eccesso colposo di legittima difesa alle lesioni lievi colpose

Sarebbero una decina i poliziotti indagati dalla procura di Pisa per quanto avvenuto lo scorso 23 febbraio quando fu caricato un corteo di studenti pro Palestina. Le accuse andrebbero dall’eccesso colposo di legittima difesa alle lesioni lievi colpose. A confermare la notizia anche l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi. “Totale solidarietà – scrive in una nota – agli agenti e ai dirigenti della polizia di Stato nei confronti dei quali si procederebbe per eccesso colposo di legittima difesa, in relazione ai fatti di Pisa. Sono convinta che stessero cercando, tra molte difficoltà, di tutelare la sicurezza pubblica e che siano stati aggrediti, tant’è che si parla appunto di legittima difesa. Dobbiamo sostenere e difendere le forze dell’ordine che fanno da argine e isolano le frange estremiste in questo tipo di manifestazioni – aggiunge Ceccardi -. Io sto dalla parte dei poliziotti anche e soprattutto in questo momento di difficoltà. Li invito a continuare a svolgere il proprio lavoro in maniera serena, confidando in una positiva risoluzione del procedimento giudiziario a loro carico”.

Nessuno degli agenti indagati ha ruoli operativi in questura

Nessuno degli agenti indagati attualmente ricopre incarichi di natura operativa presso la Questura di Pisa. È quanto fa sapere il Dipartimento di Pubblica sicurezza in una nota. Come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa, “la Questura di Pisa ha proceduto alla notifica delle informazioni di garanzia e dell’invito a rendere interrogatorio dinanzi al Pubblico Ministero nei confronti di dieci appartenenti alla Polizia di Stato, coinvolti nei fatti accaduti a Pisa durante la manifestazione dello scorso 23 febbraio”, si legge nel testo. Di essi, conferma la nota, “dieci risultano indagati per cooperazione colposa, eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi e lesioni personali”. 

Polizia: “Piena collaborazione agenti, si sono autoidentificati”

“L’attività di indagine è stata condotta dalla polizia di Stato in piena collaborazione con la Procura della Repubblica e sono stati identificati tutti gli operatori in servizio, grazie anche all’autoidentificazione a iniziativa degli stessi agenti“. È quanto si legge in una nota del dipartimento della Pubblica sicurezza, in merito ai dieci agenti indagati per gli scontri.

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