Tra gli indagati anche funzionari e dipendenti del Comune di Ceccano, nel frusinate
Arresti e sequestri in un’operazione della Polizia di Stato tra le province di Frosinone e Napoli contro un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per l’aggiudicazione di appalti di lavori pubblici finanziati col Pnrr e per l’accoglienza dei migranti. L’operazione, denominata ‘The good lobby’, è stata eseguita giovedì mattina dagli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone e del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine di Roma. Fra gli indagati, sospettati di essere appartenenti all’organizzazione criminale, figurano imprenditori e professionisti delle province di Frosinone e Napoli, nonché funzionari e dipendenti di un Comune del frusinate. Alcuni indagati sono stati destinatari di arresti domiciliari e di misure interdittive, fra cui il divieto di concludere contratti di collaborazione con la pubblica amministrazione. L’inchiesta, a seguito di un’attività di indagine diretta dall’ufficio di Roma della Procura Europea (Eppo), rappresenta uno dei primi risultati delle attività investigative coordinate da Eppo sul reato di corruzione legato a fondi Pnrr.
La sospetta corruzione nel comune di Ceccano
L’inchiesta ha portato alla luce un articolato sistema corruttivo all’interno del Comune di Ceccano. Secondo quanto ricostruito, soggetti esterni all’amministrazione comunale avrebbero pilotato alcuni importanti appalti, incontrando i favori e la complicità del sindaco e di rappresentanti di quei settori comunali nei quali venivano gestiti i fondi destinati alla realizzazione di opere e servizi. L’associazione per delinquere sarebbe stata in grado di gestire illecitamente una serie di concessioni pubbliche e autorizzazioni e l’assegnazione di appalti pubblici per un valore accertato intorno ai 5 milioni di euro, riscuotendo l’illecita dazione di denaro attraverso un innovativo e articolato sistema di tangenti. Il denaro, riciclato attraverso un sistema di fatturazioni e bonifici verso aziende fittizie, è stato poi monetizzato e consegnato a mano ai vertici dell’associazione.
Gli appalti cui gli indagati si sono mostrati interessati sono finanziati con fondi del Pnrr e con fondi europei per la gestione dell’accoglienza dei migranti. Da qui la competenza in capo alla Procura Europea. L’indagine ha interessato in particolare lavori di riqualificazione del centro storico (666.500 euro), lavori di messa in sicurezza e riduzione del rischio sismico della scuola elementare di Borgo Berardi (440mila euro) e lavori di restauro del Castello dei Conti (1.386.000 euro), tutti affidati con procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara, nonché l’appalto per i servizi di accoglienza integrata per richiedenti asilo e rifugiati. Per tale appalto, relativo al triennio 2021-2023, la cooperativa in questione ha ottenuto la corresponsione da parte del comune di Ceccano di oltre 1,5 milioni di euro. Nel solo 2022 la stessa cooperativa ha effettuato in favore di una delle società riconducibili all’associazione criminale bonifici per un totale di circa 60mila euro, per asseriti servizi di pulizie.
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