Il presidente: "Siamo impegnati a dare giustizia a chi la sta chiedendo"

“I miei genitori mi hanno insegnato l’educazione e la mia appartenenza politica mi ha insegnato il sacro rispetto delle istituzioni. Quindi non ho nessuna intenzione di portare la Commissione Antimafia da un tema così alto e nobile come la ricerca della verità sulla strage di via D’Amelio, ad un dibattito sulla figura di Scarpinato“. Lo ha detto la presidente della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, a margine di un’audizione svoltasi oggi a Palazzo San Macuto. “Al momento non esistono santi che vanno difesi e quello che va difesa è la memoria di chi non c’è più e ha pagato con la propria vita la lotta alla mafia – ha proseguito Colosimo -. Dopo di che è evidente che ci sarà un momento in cui qualcuno si accorgerà di cosa è vero e di cosa è falso. Voglio quindi fare un appello, affinchè nessuno, che si chiami con nessun nome che non siano i figli di Borsellino che a questa commissione si sono rivolti più volte, può dirmi cosa fare e cosa non fare perché la Commissione ha il dovere di andare fino in fondo, qualunque cosa questo comporti e qualunque persona questa tocchi. Su questo io non intendo tornare indietro perché non è una cosa contro nessuno, è una cosa per dare verità e giustizia a chi la sta chiedendo”.

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