Inchiesta hacker, indagato Barletta: numero due degli aeroporti milanesi

Il mondo della politica nell’occhio del ciclone per via dell’inchiesta sullo spionaggio alle banche dati pubbliche. Sono decine” gli indagati, avevano fatto sapere il Procuratore di Milano, Marcello Viola, e il Procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo in conferenza stampa. Sarebbero “migliaia gli accessi abusivi a sistemi informatici” dal 2022 a oggi, quando sono iniziate le indagini. I dossier illegali sarebbero stati commissionati al gruppo di hacker e agenti delle forze dell’ordine anche da “importanti imprese operanti in Italia e all’estero” e “studi legali”, aveva rivelato Viola.

Tuona l’opposizione che chiede a Giorgia Meloni di andare subito in Parlamento e dare spiegazioni. “Il quadro che emerge dall’inchiesta hacker e dalle notizie che quotidianamente leggiamo sulla vicenda è inquietante. A questo punto è necessario che la presidente del Consiglio venga con urgenza in parlamento”, hanno comunicato in una nota i presidenti dei gruppi parlamentari del Partito democratico, Francesco Boccia e Chiara Braga.

Indagato Barletta, numero due degli aeroporti milanesi

Pierfrancesco Barletta, vice presidente di Sea e numero due degli aeroporti milanesi, è indagato dalla Procura di Milano nell’inchiesta sullo spionaggio di dati. Il manager 51enne, già nel consiglio di amministrazione di Leonardo, Milanosport e nella MI-Stadio srl, la società che gestisce lo stadio San Siro di Milano, è stato iscritto sul registro degli indagati dal pm Francesco De Tommasi con l’aggiunta Alessandra Dolci per l’ipotesi di accesso abusivo a sistema informatico.

Barletta, manager pubblico vicino al centrosinistra, è l’ex socio dell’azienda Jaba che ha condiviso gli uffici di via Pattari 6 a Milano con la Equalizer di Carmine Gallo ed Enrico Pazzali. Proprio il presidente di Fondazione Fiera, quando decide di salire al 95% delle quote della società di intelligence, propone a Gallo il 14 luglio 2022 di preparare il “documento per cedere le quote” ma “io non pago te, pago direttamente Barletta” e “Filucchi” (ex poliziotto e imprenditore, estraneo all’indagine) mentre il 51enne vice presidente di Sea (non indagata) è membro del cda di Leonardo. Gli hacker via Pattari lo citano anche in altre occasione. “La politica la abbracciamo più o meno tutta perché Enrico (Pazzali) è destra, Barletta è tutto ambientale di sinistra”, dice l’informatico Samuele Calamucci, mente del sistema Beyond realizzato dalla Equalize per accedere alle banche dati delle forze dell’ordine e realizzare report per i vari clienti.

Oltre 800mila persone spiate, sequestrato l’archivio di Gallo

Sarebbero oltre 800mila le persone spiate dalla banda di hacker e investigatori privati. Da quanto si apprende sarebbe stato infatti sequestrato l’archivio in garage dell’ex super poliziotto Carmine Gallo del quale lo stesso parla nelle intercettazioni citando un hard disk contenente “800mila SDI”, dall’acrononimo del database delle forze dell’ordine. Il 66enne rivela infatti a una persona che gli “scatoloni” verranno poi “spostati in un garage”. Sequestrato anche il server lituano su cui la banda si sarebbe appoggiata per il sistema Beyond, un “aggregatore” che mischia dati “acquisiti illegalmente” e altri estratti con i ‘metodi Osint’ (Open source intelligence). Gli indagati avevano progettato di realizzare server all’estero: una copia italiana, una “in UK” e una “in Lituania”, dicono ascoltati, “per sapere che “cosa dire” quando “verrà la Guardia di Finanza a rompermi i c..”. Rogatoria? “Nessuno andrà in Lituania a vedere”. E’ in corso l’analisi della contabilità dei documenti sequestrati nell’agenzie private di intelligence: sono sei quelle indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, di cui tre sequestrate venerdì pomeriggio, fra cui la Equalizer di Enrico Pazzali e dei “ragazzi” di via Pattari 6. 

Renzi si costituisce parte civile

Matteo Renzi, intanto, ha deciso di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti legati allo spionaggio e alla pubblicazione illegittima di documenti acquisiti illegalmente. “Il senatore predisporrà nei prossimi giorni una interrogazione parlamentare per conoscere che cosa stia facendo l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per difendere i diritti inviolabili dei cittadini italiani sanciti dalla Costituzione e negati dagli atti criminali di spionaggio”, ha fatto sapere l’ufficio stampa del leader di Italia Viva in una nota. 

Garante Privacy: creata task force interdipartimentale

Il Garante della Privacy intanto annuncia di aver creato una task force interdipartimentale per individuare un modo per fornire maggiori garanzie di sicurezza sulle banche dati. “A seguito delle recenti notizie di stampa abbiamo creato una task force interdipartimentale che coinvolge i settori di competenza per individuare prontamente le attività da intraprendere e le maggiori garanzie a protezione delle banche dati. Definendo, tra l’altro, misure di sicurezza, tecniche e organizzative, adeguate riguardo agli accessi da parte del personale autorizzato, ma anche al complesso delle operazioni svolte dagli incaricati della loro gestione e manutenzione. Oltre a proseguire le attività ispettive nei confronti di società già individuate“, si legge in una nota del presidente dell’Autorità, Pasquale Stanzione. “Il fenomeno degli accessi abusivi alle banche dati pubbliche e private è da sempre all’attenzione del Garante per la protezione dei dati personali e negli anni è stato oggetto di numerosi provvedimenti volti ad innalzare le misure di sicurezza sia da un punto di vista tecnico che organizzativo”, afferma Stanzione. “Negli ultimi anni, infatti, dalle segnalazioni ricevute, risulta un incremento del fenomeno collegato alla rivendita di informazioni riservate presenti nelle banche dati pubbliche da parte di società private – conclude Stanzione – che, anche avvalendosi di agenzie di investigazione privata, offrono servizi di “informazioni investigate” a chiunque ne abbia interesse, anche attraverso opachi meccanismi di reperimento dei dati“.

La Russa: “Allarme e disgustato, chi sono i mandanti dei dossieraggi?”

Fra gli ‘spiati’ c’è anche Ignazio La Russa. “Perché Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera di Milano, ha commissionato un dossier su di me e sulla mia famiglia? È quello che vorrei scoprire anch’io, difatti la mia prima reazione è stata di sorpresa, ma l’allarme è arrivato subito dopo, non solo per le istituzioni, per la democrazia, ma assieme all’allarme il disgusto perché, pazienza ci sono ormai abituato ai dossieraggi contro di me, questa è la terza volta, almeno tra quelle note, ma stavolta era coinvolta quasi per intero la mia famiglia, mio figlio maggiore e mio figlio minore. Io vorrei proprio sapere dall’interessato chi ha commissionato questo dossieraggio. E credo che lui debba dirmelo o dirlo ai magistrati: chi sono i mandanti di questi dossieraggi“, ha detto il presidente del Senato, ospite della puntata di ‘Cinque minuti’ in onda questa sera su Rai1.

“Ho esaminato le date, sia di questo sia degli altri dossieraggi. Non credo alle cose occasionali – ha sottolineato La Russa -, e poi bastava chiedere a me se avesse voluto sapere qualche cosa. Anche se non era così frequente il momento di incontrarci, ma non credo che fosse un segreto. Se mi avesse chiesto ‘i tuoi figli hanno procedimenti penali?’, gli avrei risposto no“.

Spiati oligarchi russi e kazaki proprietari di hotel a Cortina

La banda di presunti hacker avrebbe spiato anche cittadini russi e kazaki. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta della Dda di Milano. In particolare risultano accessi e tentativi di esfiltrare informazioni nei confronti dell’uomo d’affari kazaco Alexandrovich Toporov, attivo in Italia nel campo turistico, titolare di hotel di lusso fra Cortina d’Ampezzo e il litorale di Jesolo e, dell’oligarca Victor Kharitonin, magnate nel campo farmaceutico, amico e socio di Roman Abramovich e già inserito dalla rivista Forbes tra gli uomini più ricchi al mondo. Gli hacker sembrano interessati al progetto della “costruzione di un hotel a Cortina d’Ampezzo e la gestione di svariati resort di lusso”.

Nordio: “Adeguare norme e tecnologie”

“Credo che il governo debba prendere una direzione normativa e una tecnologica: sul fronte normativo adeguare le leggi, prevedendo quali possano essere le prossime mosse degli hacker e dei malintenzionati. Su quello tecnologico, proteggere nel modo migliore quelli che sono i dati sensibili delle istituzioni e dei privati”, ha commentato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine della cerimonia, a Roma, per la consegna del Premio De Sanctis per i diritti umani.

Tajani: “Non deve esserci nessun Grande fratello”

Il governo adotterà “tutte le iniziative indispensabili a garantire una libertà fondamentale, che è quella alla propria vita privata, la propria privacy anche per quanto riguarda le attività professionali. È inaccettabile quello che è accaduto che sta accadendo, non deve esserci nessun Grande Fratello che controlla la vita privata. Ci sono già le leggi della Repubblica, ci sono le forze dell’ordine, c’è la magistratura. Non abbiamo bisogno di chi fa dossier di questo genere”, ha detto il vicepremier, Antonio Tajani, a margine dell’Assemblea pubblica dell’Unione industriali a Torino.

Attilio Fontana: “Stimo Pazzali, stupito da questa vicenda”

“Enrico Pazzali è una persona che io ho sempre stimato e che continuo a stimare. Di questa faccenda sono stupito, perché io non sapevo assolutamente nulla di queste iniziative, di questa attività”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, parlando con i giornalisti a Sesto San Giovanni (Milano). A chi gli chiedeva se Pazzali, al centro dell’inchiesta di Milano sui dossieraggi, dovrebbe fare un passo indietro, il governatore ha risposto: “Ne parlerò con il sindaco” Giuseppe Sala, “ci dovremo incontrare perché la nomina è stata fatta in maniera congiunta”. Pazzali – ha sottolineato Fontana – “ha svolto” da presidente “della Fondazione Fiera di Milano un lavoro eccellente, ha avuto un ruolo che ha consentito alla Fondazione di diventare una parte fondamentale per la nostra città e per la nostra Regione, pensate ai vari interventi, all’ospedale in Fiera, all’accordo con la Rai, alla questione delle Olimpiadi”.