I messaggi della sorella della giovane: "Il ragazzo era ossessionato da lei". Il 15enne è stato iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio volontario
Si terrà oggi pomeriggio un primo esame sul corpo della 13enne che venerdì mattina è precipitata dal terrazzino di una soffitta al settimo piano di un palazzo a Piacenza, alla presenza del fidanzato 15enne, attualmente indagato per la sua morte. Verrà eseguito a Pavia. La famiglia della vittima non crede al suicidio, anzi la sorella della ragazzina ha pubblicato messaggi pieni di rabbia puntando il dito contro il 15enne.
Piacenza, oggi un primo esame sul corpo della 13enne
“Si partirà con una ricognizione esterna e, possibilmente, con una Tac completa, se si riesce a fare (l’incognita è data dal fatto che è la Tac del San Matteo e potrebbe essere impegnata”, ha dichiarato a LaPresse l’avvocata Stefania Sacchetti. “Se riescono a farla, domani mattina procederanno all’autopsia completa”. Nelle ultime ore, è stata la sorella della 13enne, tramite i social, a far sapere come la giovane fosse turbata dai comportamenti del fidanzato
La sorella della 13enne: “Il ragazzo era ossessionato da lei”
Sono messaggi di rabbia quelli che la sorella della ragazza di 13 anni morta venerdì scorso, dopo essere caduta dal tetto di un palazzo a Piacenza, ha condiviso nelle ultime ore sui suoi profili social. A seguito dell’accaduto, nelle ultime ore, la giovane ha fatto sapere che il ragazzo della vittima, che era presente quando è deceduta, “era ossessionato da lei” e che lei avrebbe “provato in tutti i modi a liberarsi di questo reietto”.
In un’altra storia, postata su un profilo Instagram, la sorella della ragazzina avrebbe accusato il 15enne della responsabilità della sua morte. “Non starò mai in silenzio”, ha scritto ancora, ricordando che sarà organizzata una fiaccolata in ricordo della giovane. “Sono a conoscenza, ma non sono in possesso di questi messaggi”, ha detto alla richiesta di un commento, a LaPresse, Lorenza Dordoni, avvocata della famiglia della 13enne.
Cosa è successo
La vittima ha perso la vita precipitando dal terrazzino di una soffitta al settimo piano di un edificio. Con lei c’era il fidanzato di 15 anni, che la Procura per i minori di Bologna ha iscritto sul registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio volontario. L’adolescente frequentava la terza media e quella mattina non si trovava scuola dove avrebbe avuto l’ingresso posticipato.
Legale: “La famiglia della 13enne non crede al suicidio”
La famiglia della ragazzina non crede all’ipotesi del suicidio. “Loro ritengono che ci sia questa responsabilità (da parte del ragazzo, ndr) proprio per il pregresso. Tutto, comunque, è al vaglio della magistratura minorile e del nucleo investigativo”, ha detto, a LaPresse, Lorenza Dordoni, avvocata della famiglia della 13enne, rispondendo alla domanda se la giovane avesse denunciato per i suoi comportamenti il fidanzato 15enne che, venerdì mattina, era con lei quando è deceduta. Proprio nelle ultime ore, è stata la sorella della vittima a far sapere come la giovane fosse turbata dai suoi comportamenti.
Legale famiglia: “Parlò coi servizi sociali di comportamenti fidanzato”
“Non si tratta di una denuncia, ma di una segnalazione: la ragazza ne aveva parlato con i servizi sociali, non era stata formalizzata nessuna denuncia”, ha precisato l’avvocato, Lorenza Dordoni, rispondendo alla domanda se la giovane avesse denunciato per i suoi comportamenti il fidanzato 15enne. Secondo il ragionamento fatto dal legale i due non avevano alcun appuntamento.
“La ragazza non era in casa ma era uscita per andare a scuola e sarebbe entrata alle 8.55, insieme alle sue compagne di classe e dell’Istituto. La mamma era in casa, il ragazzo non è stato visto neanche da lei, per cui, si presume, perché non ci sono testimoni, che l’abbia aspettata magari in fondo all’atrio, o comunque nelle scale che portano alle cantine o in un posto non visibile. Quindi non aveva appuntamento con lei”, ha spiegato l’avvocata. La 13enne frequentava il Liceo statale Colombini, mentre il 15enne il Casali, entrambi a Piacenza.
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