Genova, barbiere ucciso e decapitato: ergastolo per i datori di lavoro

Il 19enne Mahmoud Abdallah era stato massacrato perché voleva lasciare l'azienda

Doppia condanna all’ergastolo per l’omicidio a Genova del barbiere 19enne Mahmoud Abdallah, ucciso in un appartamento del quartiere di Sestri Ponente e poi decapitato, smembrato e gettato in mare, lo scorso 23 luglio 2023. La Corte d’Assise di Genova ha ritenuto responsabili del delitto e condannato all’ergastolo i datori di lavoro del giovane, che era dipendente nella loro barberia di via Merano da qualche mese e che voleva cambiare lavoro. Tito (abbreviativo di Mohamed Alì Abdelghani Alì) e Bob (Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel), i nomi dei due titolari della barberia, che sono stati condannati per omicidio pluriaggravato dalla premeditazione e dai motivi abietti. Le motivazioni della sentenza sono attese fra 90 giorni, le difese hanno già annunciato l’appello. I due uomini sono attualmente detenuti nelle carceri di La Spezia e di Ivrea.