Lo scrittore e insegnante del liceo Archimede fermato per tre mesi. Il provvedimento disciplinare preso dall'Ufficio scolastico regionale

Christian Raimo, insegnante del liceo Archimede e scrittore, è stato sospeso dall’insegnamento per tre mesi con una decurtazione dello stipendio del 50%. Il provvedimento, arrivato ieri a Raimo che già da oggi non è in classe, è stato preso dall’Ufficio Scolastico regionale per le parole usate dallo scrittore contro il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Il provvedimento arriva dopo quanto detto dallo scrittore nel corso del suo intervento alla festa di Avs dell’11 settembre scorso in cui definì Valditara “cialtrone” e “lurido” e che “va colpito come la Morte Nera in Star Wars”. “C’è un impero e c’è la Morte Nera e siccome lui si pone come la Morte Nera non è difficile da colpire” “perché tutto quello che dice è arrogante, cialtrone e lurido”, le parole di Raimo.

Raimo: “Sconcertato e traumatizzato”

“Da oggi non sono in classe per tre mesi: sono sconcertato, mi sembra molto grave. Ora con il sindacato e gli avvocati cercherò di difendermi. Penso di essere la vittima in questo caso”, è il commento di Raimo al telefono con LaPresse. “In questo momento sono traumatizzato da un provvedimento che mi sembra molto grave”, ha aggiunto.

I ragazzi dell’istituto hanno espresso la loro solidarietà all’insegnante con striscioni e sono entrati in assemblea. “Con tutti i ragazzi ho una relazione educativa e penso di essere un insegnante dignitoso, li ho educati alla libertà e all’autonomia, quello che fanno risponde alla loro libertà. Evidentemente perdere per tre mesi il loro professore credo abbia sconcertato anche loro”, ha aggiunto.

L’Usr Lazio: “No critica costruttiva ma offesa”

“In merito alla recente sanzione inflitta al prof. Christian Raimo a seguito di dichiarazioni pubbliche offensive nei confronti del ministro Valditara che definiscono quest’ultimo ‘cialtrone’ e ‘lurido’ e che ‘va colpito come la Morte Nera’ non possono essere considerate una critica costruttiva; al contrario, si configurano come un’offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile”, ha detto  Anna Paola Sabatini, Direttore Generale dell’USR Lazio in una nota.

“Preme ricordare che il docente era stato già precedentemente oggetto di sanzione perché, in occasione di un suo intervento in una trasmissione televisiva, aveva affermato di incitare i giovani alla violenza. L’offensività delle dichiarazioni assume un carattere di particolare gravità quando sono indirizzate a un rappresentante delle istituzioni. La situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che tali affermazioni sono state proferite da un docente. I docenti ricoprono un ruolo fondamentale nella formazione delle giovani generazioni e dovrebbero rappresentare un esempio di comportamento etico e civile per gli studenti. Incoraggiare il rispetto e la tolleranza è parte integrante della loro missione educativa”, conclude l’Usr.

 

Le reazioni politiche

“Totale solidarietà a Christian Raimo, che subisce una sanzione ingiusta e fuori da ogni logica: 3 mesi di sospensione dall’insegnamento e stipendio dimezzato per aver pubblicamente espresso la sua opinione ed aver criticato Valditara, con una metafora e fuori dal contesto scuola. Un chiaro tentativo di intimidire una persona libera”, afferma Nicola Fratoianni di Avs. “Colpirne uno per educarne cento, si sarebbe detto. È così – prosegue il leader di SI – che la punizione a Raimo diventa esemplare ed è un messaggio agli altri docenti, a studenti e studentesse e alle famiglie: la libertà di espressione e la libertà di dissenso costano e lo paghi a caro prezzo e sulla tua pelle. Ma quello che devono capire è che l’Italia non abbassa la testa di fronte all’ingiustizia e al sopruso del potere. Infatti questa mattina, non appena saputa la notizia, studentesse e studenti del liceo dove insegna Raimo hanno appeso uno striscione in sua difesa e convocato un’assemblea d’istituto straordinaria. Vogliamo quindi raccogliere il loro testimone e ripartire dalla loro iniziativa di solidarietà e mandare anche noi un messaggio a tutte e tutti coloro che hanno paura: non siete soli. Noi siamo al loro fianco, non tolleriamo le ritorsioni di questi signori e signore con l’ossessione – conclude Fratoianni – per i bavagli e i manganelli. Non ci faremo intimidire e non faremo passi indietro”.

“Riteniamo una decisione molto grave la sospensione di tre mesi con stipendio decurtato del 50 per cento di Christian Raimo reo di aver criticato il Ministro Valditara. Il governo nella sua ansia di creare nuovi reati vuole introdurre quello di lesa maestà? Il dissenso è il cuore della democrazia e la sospensione rischia di ledere pesantemente la libertà di opinione e costituisce un precedente inquietante. Raimo ha espresso un parere legittimo peraltro a una festa di partito e non nello svolgimento della sua funzione”, dichiarano in una nota congiunta i parlamentari del Pd delle commissioni istruzione di camera e senato. “Per quanto ci riguarda – aggiungono i parlamentari dem – è inaccettabile che un docente venga sospeso con lo stipendio dimezzato per aver espresso un proprio parere sull’idea di scuola della destra. Solo nei regimi questo diritto viene censurato e punito. Il Ministero dell’Istruzione è diventato il Minculpop? È abbastanza sconcertante la battaglia personale ingaggiata dal Ministero contro un suo dipendente”.

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