Salvini: "Scioperi selvaggi danneggiano Paese, sarà l'ultimo così"
In corso lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale dei sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, proclamato “per il rinnovo del contratto nazionale, per la carenza di risorse, per la mancanza di politiche di programmazione, per la riforma del settore e per la salute e sicurezza sul lavoro”. Disagi in alcune delle principali città d’Italia, dato che anche nelle fasce di garanzia non è previsto il servizio totale ma solo l’utilizzo del 30% del personale viaggiante. Ecco la mappa dei disservizi nelle principali località italiane.
A Napoli metro e funicolari limitate fino alle 9:30
Servizio limitato sulle linee della metropolitana e Funicolari a Napoli. Anm, azienda del trasporto pubblico del Comune di Napoli, informa che il servizio della Linea 1 della metropolitana è attivo nella fascia oraria 6.30-9.30 solo sulla tratta Policlinico-Garibaldi e i treni fermano solo nelle stazioni Policlinico, Rione Alto, Municipio e Garibaldi. Le partenze riprenderanno alle 17.05 da Policlinico e alle 17.40 da Garibaldi, mentre il prolungamento serale del servizio è sospeso. I treni in servizio sulla Linea 6 effettueranno le fermate solo nelle stazioni Mostra, Mergellina e Municipio fino alle ore 9. Le Funicolari Centrale e Montesanto effettueranno solo corse dirette con ultima corsa alle 9.20 e prima corsa pomeridiana alle 17, il servizio terminerà alle 19.50. Le linee bus garantite nelle fasce orarie dalle ore 6 alle 9 e dalle ore 17 alle ore 20 sono Alibus, 116, 130, 151, 175, 196, 254, 412, 421, R2 e R5. L’andamento di tutte le altre linee, informa Anm, dipendera dall’adesione allo sciopero.
A Roma chiuse le linee della metro A e B
Ultime partenze alle ore 8.30 dai capolinea per le metro A e B di Roma. Lo comunica su X l’Atac, azienda dei trasporti pubblici della Capitale. A Roma l’agitazione interessa la rete Atac, comprese le linee gestite da altri operatori per conto Atac e le linee periferiche gestite da Autoservizi Troiani/Sap e Autoservizi Tuscia/Bis.
A Milano chiuse linee M1, M2 e M3
A Milano dopo le 8:45 sono chiuse le linee della metropolitana M1, M2 e M3 (i treni ancora in viaggio arrivano al capolinea). M5 fa servizio tra Bignami e Tre Torri. M4 è aperta. Lo comunica Atm, la società dei trasporti pubblici meneghini, sul suo profilo X. Da considerare anche possibili maggiori attese alle fermate di tram, bus e filobus con il servizio ridotto.
Landini: “Adesione oltre il 90%”
“Abbiamo dati ottimi, adesioni oltre il 90% allo sciopero. Credo che sia una notizia molto importante: è evidente che quello che sta succedendo è la richiesta molto precisa di aumentare le risorse“, ha detto sullo sciopero il segretario della Cgil, Maurizio Landini, alla manifestazione per il trasporto pubblico locale a Roma davanti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Le risorse stanziate dentro la legge di bilancio – ha aggiunto – sono totalmente insufficienti per rinnovare il contratto. Sono anni che stanno tagliando in questo settori e allo stesso tempo c’è un atteggiamento delle imprese che non è accettabile, perché non stanno facendo quello che deve essere fatto. Il trasporto pubblico locale è un settore che ha bisogno di investimenti, per rendere più vivibili le città. La mobilitazione vuole rivendicare il diritto al contratto e chiede delle politiche di investimento totalmente diverse da quelle che si stanno facendo”. Landini ha quindi aggiunto che nell’incontro di lunedì alla presidenza del Consiglio “chiederemo di aumentare le risorse anche in questo settore. La giornata di oggi rafforza ancora di più la decisione che insieme alla Uil abbiamo preso di arrivare a una giornata di mobilitazione in tutti i settori“, ha concluso.
Tpl, Salvini: “Scioperi selvaggi danneggiano Paese, sarà l’ultimo così”
Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, parlando con i cronisti a Bologna, ha commentato: “Oggi è giorno di sciopero. Caos a Bologna come in altre città. Ribadisco che non sarò io a togliere il diritto di sciopero a nessuno, però c’è anche il diritto al lavoro, alla salute e alla mobilità di milioni di italiani. Tanti bolognesi oggi sono rimasti a piedi. Fare scioperi selvaggi senza garantire fasce di garanzia significa danneggiare il Paese. Per quello che mi riguarda, sarà l’ultimo sciopero di questo genere“.
Fonti Mit: “Salvini non permetterà di boicottare l’Italia”
“Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma è inaccettabile proclamare una mobilitazione selvaggia e senza tutele per chi ha bisogno di muoversi, di curarsi, studiare o lavorare. Troppi italiani, oggi, sono in difficoltà perché la sconcertante Cgil inneggia alla rivolta sociale guardacaso di venerdì”. Così hanno commentato lo sciopero fonti del Mit. Aggiungendo: “Sul fronte del contrasto alla criminalità, con particolare riferimento a stazioni e treni, il Mit è in prima linea come testimoniato dagli investimenti e dai risultati di Fs Security. Il ministro Matteo Salvini non consentirà più a minoranze irresponsabili di boicottare l’Italia“.
Atac: “A Roma adesione del 53,2%”
È stata del 53,2% l’adesione complessiva del personale Atac allo sciopero del trasporto pubblico, rilevata in mattinata. Lo fa sapere l’azienda con una nota.
Cisl e Fit-Cisl su sciopero: “Rinnovare contratto e convocare tavolo”
“Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) è la prima priorità per CISL e FIT-CISL. Dopo la scadenza del CCNL Autoferrotranvieri Internavigatori a fine 2023, le trattative per il rinnovo si sono interrotte a causa dell’atteggiamento dilatorio delle controparti datoriali (Asstra, Agens, Anav). Nonostante gli sforzi sindacali, le risposte sono state insufficienti, portando alla proclamazione di tre scioperi nazionali. Oggi si terrà la terza azione di sciopero di 24 ore. Chiediamo alle associazioni datoriali di assumersi le proprie responsabilità e di evitare ulteriori ritardi, per arrivare a un rinnovo contrattuale giusto e tempestivo, che risponda alle esigenze dei lavoratori e del settore”. È quanto sottolineano in una nota congiunta Cisl e Fit Cisl. “Negli ultimi 20 anni, il rinnovo del contratto è stato effettuato solo 3 volte anziché 6, aggravando la crisi del settore con difficoltà nel reclutamento e un aumento dell’abbandono della professione. La qualità del servizio pubblico richiede lavoratrici e lavoratori motivati e adeguatamente retribuiti. Per questo, è urgente il rinnovo contrattuale, che preveda il miglioramento delle condizioni di lavoro, della conciliazione vita-lavoro e delle retribuzioni. Solo un contratto adeguato garantirà il turnover del personale e attirerà nuovi lavoratori, indispensabili per la qualità dei servizi da offrire agli utenti”.
“La sicurezza sul lavoro è un altro aspetto imprescindibile. Gli operatori del TPL, in particolare quelli in servizio front-line, sono quotidianamente esposti a gravi rischi. L’aggressione recente a Rivarolo, in cui un lavoratore è stato accoltellato mentre svolgeva il proprio compito con professionalità e dedizione, evidenzia la necessità di misure urgenti”, sottolineano Cisl e Fit-Cisl, chiedendo “l’attuazione immediata del Protocollo sulla sicurezza, firmato nel 2022, che prevede misure protettive per il personale, l’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la sicurezza dei mezzi e delle stazioni, e l’introduzione del Daspo per chi aggredisce i lavoratori, come deterrente contro la violenza.Le risorse finanziarie sono un ulteriore nodo cruciale. Il Fondo Nazionale Trasporti non è stato aggiornato per far fronte all’aumento dei costi legati all’inflazione e all’innovazione tecnologica”. Cisl e Fit-Cisl chiedono poi “un incremento urgente delle risorse destinate al settore, che attualmente, dalla legge di bilancio (art. 97), ammontano a 120 milioni di euro, ma che, con un emendamento da noi presentato, ci auguriamo possano arrivare ad 800 milioni. Questi fondi sono necessari per garantire la sostenibilità economica del sistema, permettere il rinnovo dei mezzi, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica”. Infine, “la revisione della normativa di settore è essenziale per garantire l’efficienza e l’efficacia del sistema. Con circa 900 aziende operanti nel Tpl, la frammentazione del settore ostacola l’ottimizzazione delle risorse e l’integrazione dei servizi. CISL e Fit-Cisl chiedono una riforma che favorisca l’aggregazione delle imprese, creando grandi operatori in grado di gestire il trasporto pubblico in modo più efficiente e interconnesso. È inoltre necessaria una revisione dei modelli di affidamento dei servizi, con maggiore attenzione alla qualità del servizio, alla tutela dell’occupazione e alle condizioni di lavoro. Cisl e Fit-Cisl chiedono quindi un impegno concreto da parte del Ministero del Lavoro e del Ministero delle Infrastrutture, per convocare un tavolo di confronto che acceleri il rinnovo contrattuale e rilanci il Trasporto Pubblico Locale, ponendo al centro della discussione, oltre al rinnovo, le condizioni di lavoro dignitose, la sicurezza e l’incolumità fisica dei lavoratori. Solo con interventi tempestivi e strategici, in termini di risorse e riforme, sarà possibile garantire che il TPL svolga il suo ruolo fondamentale di coesione , sostenibilità sociale e ambientale entro il 2030”, concludono Cisl e Fit Cisl.
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