Fondamentali per l'identificazione del presunto killer le immagini delle telecamere di videosorveglianza
È stato fermato un minorenne per l’omicidio di Salvatore Postiglione, il muratore trovato morto lo scorso 7 novembre a Foligno (Perugia), ucciso a coltellate in un parcheggio. Si tratta di un ex dipendente della stessa azienda dove lavorava la vittima. L’omicidio si era consumato giovedì alle 6 del mattino circa in via Louviere, luogo che costituisce l’abituale ritrovo degli operai della ditta prima di raggiungere i cantieri edili di Perugia e Nocera Umbra.
Fondamentali le immagini di sorveglianza
Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile di Perugia e dal Commissariato di Foligno, anche di natura tecnica, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico del minore, fermato dalla polizia di Perugia su delega del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, Flaminio Monteleone, che ha un decreto di fermo di indiziato di delitto per i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e porto e detenzione ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Fondamentali le immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisiti: dai video si è accertato che il minorenne si è appostato nei pressi del luogo dove è avvenuta l’aggressione alla vittima per poi, al suo arrivo, compiere l’efferato delitto. Successivamente, grazie alla visione delle immagini, è stato ricostruito il tragitto di fuga del malvivente sino in piazza Ubaldi nel centro storico folignate, ubicata a circa 2 km dal luogo del delitto, dove l’indagato ha fatto perdere le proprie tracce. Gli accertamenti sui residenti della zona hanno consentito di concentrarsi sull’indagato le cui fattezze fisiche corrispondevano perfettamente a quelle dell’aggressore, travisato. La perquisizione effettuata nella tarda serata di sabato a casa del minore ha permesso di rinvenire e sequestrare gli abiti indossati dal soggetto in occasione dell’omicidio, le scarpe ancora intrise di sangue, un monopattino impiegato per recarsi sul luogo del delitto e per fare successivamente rientro presso la propria abitazione. Sono in corso ulteriori approfondimenti relativi al movente alla base dell’omicidio, che sarebbe comunque legato all’ambiente lavorativo.
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