Il tribunale di Lussemburgo si pronuncerà sulla compatibilità del nuovo decreto sui 'Paesi Sicuri' con la disciplina europea
La sezione per l’immigrazione del tribunale civile di Roma ha sospeso i provvedimenti di trattenimento di due cittadini migranti che lo scorso ottobre erano stati collocati nel centro di prima accoglienza di Gjader in Albania in attesa della decisione della Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo che a luglio 2025 si pronuncerà sulla compatibilità con la disciplina Ue del nuovo decreto del governo sui ‘Paesi sicuri’. I due trattenimenti non erano stati convalidati già lo scorso 18 ottobre, ma in base alla precedente disciplina legislativa. “Questo Tribunale – si legge nel dispositivo – ha sottoposto alla Corte di Giustizia Ue alcuni quesiti pregiudiziali riguardanti la designazione dei paesi di origine sicura da parte del D.L. n. 158/2024; ritenuto necessario attendere la decisione della Corte di Giustizia sui quesiti pregiudiziali proposti; ritenuto, però, che il protrarsi dei tempi della decisione sulla domanda di sospensione avrebbe ricadute negative sulla posizione soggettiva del richiedente asilo, sia in termini di diritto di soggiorno sul territorio nazionale che di perdurante titolarità del permesso di soggiorno provvisorio, posto che il comma 4 dell’art 35 ter del d.lvo n. 25/2008 prevede che tale permesso di soggiorno venga rilasciato quando l’istanza di sospensione sia accolta; dispone, nelle more della decisione della Corte di Giustizia, la sospensione dell’efficacia esecutiva del provvedimento impugnato”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata