La Corte d’appello civile di Milano ha condannato il Ministero dell’Interno a risarcire con 3 milioni e 30mila euro la Orologio srl degli storici immobiliaristi milanesi della famiglia Cabassi per il mancato sgombero del centro sociale Leoncavallo di Milano. Per l’occupazione dello stabile di via Watteu dal 26 maggio 2005 al luglio 2024 i legali dei Cabassi, avvocati Renato Bocca, Mauro Pisapia, Giuseppe Lombardi e Camilla Scalvini, avevano citato in causa anche la Presidenza del Consiglio chiedendo un risarcimento da 24 milioni di euro.
La sentenza, emessa dal collegio Maddaloni-Ferrero-Grazioli della seconda sezione civile d’appello e che ha accolto parzialmente il ricorso de L’Orologio srl, ha tenuto conto del fatto che non sarebbe “realistico” che “le forze di polizia avrebbero eseguito lo sgombero del Leoncavallo con il primo accesso” nel 2005 ed è ragionevole fissare in “nove anni” e quindi nel 2014 il termine per l’esecuzione alla luce “della situazione complessa, valutazioni di gestione, di sicurezza e dell’ordine pubblico”.
Elementi che hanno giustificato il “ritardo”, spiegano i giudici “ma non oltre i termini indicati”.