La Polizia di Bari ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Bari e dal Gip del Tribunale per i minorenni del capoluogo, su richiesta delle Procure della Repubblica competenti nei confronti di tre persone, un maggiorenne e due minorenni, ritenuti responsabili dell’omicidio di un cittadino indiano, avvenuto a Ceglie del Campo (Bari), il 31 maggio scorso. Nardev Singh, ‘Raggi’ per tutti, 38 anni, è stato ucciso per “provare una pistola modificata a salve”. È quanto emerge dall’ordinanza del gip di Bari, Giuseppe Ronzino, di cui LaPresse ha preso visione. Quella sera, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i tre, dopo essersi procurati un’arma clandestina, una pistola modificata calibro 8 modello Bruni, avevano deciso di testarla prima sparando contro un bidone dell’immondizia e successivamente contro Singh. L’arma successivamente è stata nascosta, prima di essere consegnata a un altro soggetto che avrebbe dovuto provvedere a farla sparire.
Il 38enne trovato senza vita in un edificio abbandonato nel quale dimoravano altre persone senza fissa dimora, di nazionalità indiana, pakistana ed italiana. Risultano indagate altre tre persone che avrebbero garantito al gruppo di fuoco una via di fuga, presidiando la zona e mettendo a disposizione l’auto di uno di loro, per allontanarsi. Il secondo proiettile ha raggiunto in pieno petto la vittima, provocandone il rapido decesso. Determinanti le audizioni dei testimoni oculari, l’esame delle immagini di video sorveglianza acquisite, le intercettazioni telefoniche che hanno interessato i presenti all’interno della struttura abbandonata al momento del fatto e le persone sottoposte alle indagini. Al maggiorenne, sono state contestate anche le aggravanti della minorata difesa e dell’aver agito in concorso con minori d’età. I giudici non hanno invece condiviso l’aggravante della premeditazione.