Bruciato un fantoccio del ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara

Cortei in tutta Italia per il No Meloni Day, lo sciopero del settore scuola di venerdì 15 novembreche coinvolge insegnanti, studenti e personale Ata. La mobilitazione è stata indetta da Anief (Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori) e da organizzazioni studentesche come Unione degli Studenti e Link – Coordinamento Universitario. I docenti protestano contro l’abuso dei contratti a termine e per chiedere la stabilizzazione dei precari, il personale Ata si scaglia contro i tagli nella legge di bilancio, e gli studenti chiedono maggiore coinvolgimento nelle decisioni.

Crosetto: “Violenti squadristi devono pagare per loro nefandezze”

“Questi violenti squadristi che oggi hanno messo a ferro e fuoco le nostre città, usando la bandiera della Palestina come giustificazione per attaccare con violenza le forze dell’ordine, devono pagare per le loro nefandezze. Sono delinquenti violenti non manifestanti”. Lo scrive su X il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Distruggere case e macchine, bruciare beni pubblici, ferire poliziotti e carabinieri, non ha nulla a che fare con la manifestazione di un pensiero, con una legittima lotta politica, è solo un reato”, spiega. “Come loro sono da condannare moralmente anche quelli che fanno finta di non vederli o li difendono perché così facendo creano l’humus per un aumento esponenziale della violenza”, conclude. 

Piantedosi: “A Torino intollerabili episodi di violenza”

“Ancora una volta oggi a Torino, nel corso di un corteo, abbiamo assistito a intollerabili episodi di violenza, con i manifestanti che, violando le prescrizioni della Questura e cambiando percorso, hanno tentato di raggiungere l’ingresso della Prefettura. Stavolta non c’era il pretesto di altre iniziative in corso né soggetti cui contrapporsi, ma a essere presi di mira sono stati i palazzi delle istituzioni e a essere aggrediti gli operatori delle Forze di polizia schierati a loro difesa. Confido che possa giungere unanime la ferma condanna per quanto accaduto. Agli agenti feriti la mia vicinanza e il mio apprezzamento per la loro professionalità e il loro equilibrio insieme agli auguri di pronta guarigione” ha dichiarato il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi.

Schlein: “Solidarietà ad agenti, condanniamo violenza”

“A nome di tutto il Pd esprimo solidarietà e vicinanza agli agenti delle forze dell’ordine feriti dai fumi urticanti di un ordigno artigianale a Torino. Il diritto alla protesta, a manifestare e a scioperare non può e non deve mai essere confuso con l’aggressione violenta nei confronti di nessuno. La violenza è intollerabile, così come la strumentalizzazione politica della violenza che non dovrebbe fare nessuno, in particolar modo chi ha responsabilità di governo”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein. 

Torino, 15 agenti in ospedale per petardo urticante

Quindici agenti della polizia di Torino sono ricorsi alle cure del pronto soccorso per un petardo urticante esploso durante le tensioni registrate al corteo in città. I manifestanti, secondo quanto apprende LaPresse, hanno lanciato diversi oggetti contro le forze dell’ordine. Tra questi anche un petardo che nella deflagrazione, ha sprigionato sostanze urticanti. Gli agenti si sono rivolti al pronto soccorso per accertamenti.

Tensioni a Torino, bruciato un fantoccio di Valditara

Tensioni a Torino tra studenti e forze dell’ordine durante la manifestazione. Gli studenti, che protestano contro la gestione del settore dell’istruzione da parte del governo Meloni ma anche contro la politica estera dell’esecutivo, accusato di appoggiare il “genocidio del popolo palestinese” da parte di Israele, hanno bruciato un fantoccio raffigurante il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e corso Galileo Ferraris. Poi hanno sfondato il cordone di polizia in via XX Settembre raggiungendo piazza San Carlo e piazza Castello, dove sono avvenute le tensioni, con contatti tra agenti e studenti di fronte alla Prefettura. Il corteo era partito da Piazza XVIII Dicembre.

 

Studenti entrano nella Mole a Torino ed espongono bandiere Palestina

Successivamente, gli studenti in manifestazione a Torino hanno raggiunto il Museo del Cinema e sono entrati nella Mole Antonelliana esponendo al primo piano dell’edificio lo striscione ‘Le scuole sanno da che parte stare, contro il governo e genocidio’. Esposte anche delle bandiere palestinesi al grido ‘Free, free Palestine’. 

Meloni: “Inaccettabili scene di violenza, solidarietà ad agenti feriti”

“Anche oggi abbiamo assistito a inaccettabili scene di violenza e caos in alcune piazze, ad opera dei soliti facinorosi. Diversi agenti delle Forze dell’Ordine sono finiti al pronto soccorso a causa di ordigni e scontri. La mia totale solidarietà va a tutti gli agenti feriti, con l’augurio di una pronta guarigione”, ha commentato su X la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Meloni: “Spero che certa politica smetta di giustificare le violenze”

Spero che certa politica smetta di proteggere o giustificare queste violenze e si unisca, senza ambiguità, nella condanna di episodi così gravi e indegni”, ha aggiunto la premier. 

A Roma studenti davanti al ministero, cartelli e striscioni

A Roma, invece, gli studenti in corteo hanno esposto cartelli e striscioni con le foto dei ministri imbrattati con mani sporche di sangue. Riproposti i cartelloni raffiguranti la presidente Meloni e i ministri Valditara e Bernini imbrattati di sangue. In corteo anche la riproduzione di un asino, a grandezza naturale, con appeso al collo un cartellone recante la scritta ‘Ministra Bernini’.

Al termine del corteo ‘No Meloni day’, una volta arrivati al Ministero dell’Istruzione e del Merito, gli studenti dei Collettivi Studenteschi Romani hanno lasciato sull’asfalto una scritta che recitava: ‘Ministero della guerra’.
 
 

Corteo a Milano: “Contro guerra e repressione fermiamo il governo”

Milano, gli scioperanti si sono radunati nei pressi del Castello Sforzesco, tra gli striscioni uno che recita “Contro guerra e repressione fermiamo il governo”. 

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