Il governatore Rocca: "Non potevano fare operazioni. Fatto gravissimo". Margaret morta per arresto cardiocircolatorio
Lo studio medico di Roma dov’è morta la ragazza di 22 anni, Margaret Spada, prima di una rinoplastica, non era autorizzato. A confermarlo è stato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: “Lo studio del medico dove è stata operata Margaret Spada, non risulta autorizzato per attività procedurali. Daremo agli investigatori e ai Nas tutte le informazioni. Da una prima analisi, non ci risulta un’autorizzazione sanitaria valida. Queste sono le informazioni che ho assunto in via sommaria. Gli uffici stanno approfondendo”.
Nello studio medico “c’era stata una visita dei Nas che avevano rilevato la mancanza di autorizzazione, nel 2008. Poi loro avevano fatto una richiesta nel 2009 per comunque attività medica non invasiva, cioè non potevano fare attività operatorie o chirurgiche anche di piccola entità. E su questo non hanno alcuna autorizzazione. Adesso i Nas dovranno accertare se effettivamente c’è stato questo tipo di attività. Sicuramente è un fatto gravissimo“, ha aggiunto Rocca collegandosi con la trasmissione di Retequattro ‘Diario del giorno.
L’autopsia: “La ragazza morta per arresto cardiocircolatorio in un quadro di sofferenza acuta”
Arresto cardiocircolatorio in un quadro di sofferenza acuta. E’ il quadro parziale emerso oggi dall’autopsia, effettuata a Tor Vergata dall’equipe medico legale nominata dalla procura di Roma, su Margaret Spada, la ragazza di 22 anni originaria di Lentini in provincia di Siracusa, deceduta lo scorso 7 novembre subito dopo un’iniezione di anestetico locale che le era stato somministrato, in un ambulatorio medico privato, prima di sottoporsi ad un intervento di rinoplastica. I periti, compresi quelli di parte nominati dal legale di parte civile della famiglia della 22enne, avranno 60 giorni di tempo per effettuare approfondimenti medici, tra cui esami tossicologici ed istologici, per stabilire le cause che hanno portato all’arresto cardiocircolatorio. I due medici, padre e figlio, a cui si era rivolta la giovane per intervento di chirurgia plastica, sono indagati per omicidio colposo. Lo studio medico, in via Cesare Pavese, nel quartiere romano dell’Eur, è stato sequestrato dai carabinieri del Nas.
La Procura di Roma indaga su due medici
La procura della Repubblica di Roma ha disposto il sequestro dello studio medico all’Eur dove lo scorso 4 novembre Margaret Spada di 22 anni ha perso la vita tre giorni dopo la somministrazione dell’anestesia. Il sostituto procuratore Erminio Amelio ha iscritto due medici, padre e figlio, sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo e ha disposto il sequestro dell’ambulatorio che è stato convalidato dal gip di Roma. L’autopsia, spiega l’avvocato, Alessandro Vinci, legale della famiglia della vittima si svolgerà venerdì prossimo a Tor Vergata.
La pubblicità su TikTok
Margaret Spada era originaria del comune di Lentini, in provincia di Siracusa ed era venuta nella Capitale, insieme al fidanzato, dopo aver visto su TikTok la pubblicità della struttura medica che reclamizzava prezzi concorrenziali e più convenienti rispetto a quelli proposti da altri professionisti nel campo della chirurgia estetica.
Sequestrato lo studio medico
Il pool di medici legali nominati dal sostituto procuratore Erminio Amelio dovranno rispondere ai quesiti peritali posti dagli inquirenti, primo fra tutti a stabilire le cause della morte, sopraggiunta dopo tre giorni dalla iniezione di anestetico locale. Subito dopo la denuncia del fidanzato della ventiduenne, i carabinieri del Nas si sono recati subito nello studio e lo hanno sequestrato. Secondo quanto è emerso, il ragazzo avrebbe filmato lo scorso 4 novembre – data in cui la ragazza si è sottoposta all’operazione – con il telefono cellulare le fasi concitate dei tentativi di rianimarla da parte dei due specialisti prima dell’arrivo dell’autoambulanza del 118 che l’ha poi trasportata al Sant’Eugenio, distante poche centinaia di metri dal luogo della tragedia. Sotto la lente della procura le autorizzazioni per l’idoneità a effettuare piccole operazioni chirurgiche in possesso della struttura.
“Dolore inspiegabile”
“La famiglia di Margaret è rinchiusa in un dolore inspiegabile e chiede di conoscere le cause e le circostanze nelle quali la figlia di 22 anni ha perso la vita, in quello che sarebbe dovuto essere un intervento di routine”, ha spiegato a LaPresse l’avvocato Alessandro Vinci, legale di parte civile dei familiari di Margaret Spada che conclude: “E’ arrivata a Roma con le sue gambe e ora rientrerà in Sicilia in una bara, tutto questo è inconcepibile”.
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